Chi sono i quattro uomini condannati all’ergastolo dal processo Capaci bis? Salvatore “Salvino” Madonia (classe 1956) è al 41 bis dal 1992 ed era già stato condannato in via definitiva per più ergastoli per associazione mafiosa, omicidi, armi, droga, estorsione. Il 23 maggio del 1992 si sposò in carcere e qualcuno, nel rivendicare la strage di Capaci, disse che quella fu il suo “regalo di nozze”. Cosimo Lo Nigro, detto “Fabio”, è un nome grosso del traffico internazionale di droga; appartenente al mandamento guidato dalla famiglia Graviano, è tra gli esecutori della strage di Capaci.

Come Lo Nigro, anche Giorgio Pizzo è finito sul banco degli imputati per il coinvolgimento nel recupero del materiale esplosivo utilizzato per uccidere Falcone; ma lui, ergastolano, è in carcere dal 1991 per aver partecipato alle stragi mafiose del 1993 tra Roma, Firenze e Milano. Stessa accusa, per la strage di Capaci, anche per Lorenzo Tirinnello, peraltro esecutore materiale dell’attentato che portò alla morte di Paolo Borsellino. Ha oltre cento omicidi sulle spalle ed è in custodia cautelare dal 1994. Anche Vittorio Tutino, l’unico assolto al processo Capaci bis, si trova comunque in stato di detenzione per altri reati, tra cui la condanna in via definitiva per le stragi romane.