Sono passati quarant'anni dal giorno del disastro di Seveso. Per l'occasione, il comitato 'No pedemontana' ha organizzato una fiaccolata di protesta, a cui hanno partecipato in centinaia, contro i lavori di prolungamento della A36. Il tratto di autostrada dovrebbe percorrere l'interno delle aree ancora oggi contaminate, un progetto che, secondo gli organizzatori della manifestazione, potrebbe comportare per i residenti nuove conseguenze catastrofiche per la salute e per l'Ambiente. La 'Chernobyl' della Brianzaammonta a circa 18 km quadrati che comprendono i comuni di Seveso, Cesano Maderno, Bovisio Masciago, Meda e Desio.
L'area contaminata comprende Seveso e altri comuni
Gli eventi: era il 10 luglio 1976 quando, dal reattore dello stabilimentoIcmesa, fuoriuscì una nube di diossina, una sostanza potenzialmente cancerogena e altamente tossica. I terreni circostanti furono contaminati irreversibilmente e, anche se non ci furono vittime, 240 persone esposte ai veleni contrassero una grave malattia della pelle (la Cloracne). I danni a persone, ambiente e animali, furono ben più gravi di quanto lo sarebbero stati se la popolazione fosse stata fatta evacuare tempestivamente, ma non fu affatto così: dal momento dell'incidente, infatti, passarono ben otto giorni, quando ormai erano più che evidenti e non si poteva negare la gravità dell'accaduto.
Il territorio in seguito fu suddiviso in tre settori, in uno dei quali (la zona A), venne depositato tutto ciò che era rimasto esposto alla nube tossica, quindi contaminato.
Sotto il 'Bosco delle Querce' tutto il materiale contaminato
Ancora oggi, in una grandissima vasca di cemento, sotto il 'Bosco delle Querce' nel comune di Seveso, sono sepolti parecchi metri cubi di attrezzature, terra e carcasse di animali contaminati.
Ed è proprio in quel luogo, meta di chi vuole godersi un pò di verde, che dovrebbe prestosorgere il cantiere: il tempo di verificare, e rendere noti, gli esiti della campionatura del terreno circostante e dei carotaggi.
Se le analisi confermeranno il rischio diossina, la costruzione della nuova tratta B2 dell'autostrada potrebbe avere importanti ritardi, oppure subire addirittura delle drastiche modifiche nel progetto. Le associazioni ambientaliste e tutti i cittadini, ovviamente, preferiscono quest'ultima scelta.