E' arrivato subito un video di rivendicazione dell'attentato di lunedì 18 luglio, quando quello che è stato identificato comeMuhammad Riad, un 19enne afghano, ha assalito i passeggeri del treno della trattaTreuchtlingen - Wuerzburg in Baviera a colpi d'ascia prima di essere ucciso dalla polizia.
Il video della rivendicazione: farò un attentato in Germania
Un cane sciolto, un lupo solitario. Così è stato definito Riad subito dopo l'attentato, quando nella sua stanza è stata trovata una bandiera dell'Isis dipinta a mano. Troppi episodi sospetti, troppi fondamentalisti che agiscono per proprio conto, a cominciare dal terribile attentato a Nizza del 14 luglio, per dare subito credito all'ipotesi del mandante islamico.
Secondo i maggiori quotidiani di oggi 20 luglio invece, nel video diffuso da un'agenzia di stampa che parlerebbe per conto del califfato e che si fa chiamare "Amaq News", Muhammad Riad si definisce un soldato dell’Isis. Nelle immagini Riad impugna un coltello e preannuncia il suo gesto: farò un attentato suicida in Germania, dice.
Occhio per occhio: l'attentato per vendicare un amico ucciso?
Un'altra delle ipotesi che si stanno rincorrendo in queste ore, come riporta tra gli altri "Il Corriere della Sera", è che Riad avrebbe compiuto la tentata strage per vendicare un amico connazionale afghano ucciso, a suo dire, dagli "infedeli". Lo afferma anche il magistrato tedescoErik Ohlenschlager, che in una conferenza stampa racconta come Riad avesse saputo di un suo amico ucciso in Afghanistan pochi giorni prima.
Da qui il folle gesto. Occhio per occhio, vendetta. "Vi combatterò fino a quando avrò sangue nelle vene", continua Riad nel video del delirio. Il suo è un atteggiamento poco lucido. Riad gesticola, citaAl Baghdadi, ripete le sue minacce con un fervore che nulla ha a che vedere con la religione. Il terrorismo, isolato o organizzato è proprio questo.
Generare terrore e odio, come è successo a Gennaro Cotugno, uno degli italiani salvi per miracolo dopo l'attentato a Dacca in Bangladesh. Cotugno, in un'intervista, diceva proprio questo, e cioè che dopo tanti anni vissuti a contatto con la popolazione del Bangladesh senza problemi, l'attentato ha generato in lui odio sino a spingerlo a diventare razzista.
Questo è il terrorismo.
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