E'stata oggetto di numerose discussioninelle ultime settimane: stiamo parlando dellapasserella arancione sul Lago d’Iseo che permetteva di camminare sull’acqua. Un’installazione artistica che, coincidenza o meno, è stata ideata dall’artista Christo Vladimirov Yavachev (americano 81enne di origini bulgare). Oggi, però, la passerelle arancione scomparirà per sempre.

La fine

Stanotte a mezzanotte l’ultimissimo gruppo di curiosi ha potuto camminare sulle ‘floating piers’. Stamattina, invece, sono iniziate le operazioni di rimozione. L’installazione era presente sul Lago d’Iseo dal mese di giugno.

Il giorno 18 giugno scorso, infatti, sono ufficialmente cominciate le visite. Il primissimo giorno tra i visitatori c’era il Ministro Maria Elena Boschi, che però in quell’occasione era stata subissata dai fischi di molti degli italiani presenti. Il comune ‘fortunato’ è quello di Sulzano, 2 mila abitanti. Il suo sindaco, Paola Pezzotti, 39enne, è ovviamente soddisfatta dell’enorme successo delle ‘floating piers’ che hanno portato nel suo comune quasi 1 milione e mezzo di visitatori e hanno creato opportunità lavorative per la gente del posto.

“In un grande centro, non so se sarebbe stato possibile fare una cosa del genere”, il commento della Pezzotti, che ha poi proseguito: “Se negli anni a venire tornasse anche un solo visitatore su 10 di quelli che sono venuti in questi giorni, facciamo il botto”.

Nel 2016, per capire l’importanza di un evento, uno dei primi indicatori è sicuramente la quantità di commenti sui social network. E tra pareri positivi e negativi, in Italia i ‘floating piers’ sono stati tra i ‘trending topic’ degli ultimi 20 giorni. Per far capire la portata mediatica dell’evento basti pensare che 130mila post contenevano l’hashtag #floatingpiers.

Il ricordo e nient’altro

Ora rimane soltanto il ricordo. Christo ha dichiarato che la durata breve dell’installazione è stata decisa di proposito. “Tutto finisce prima o poi, l’unica cosa che rimane per sempre sono i ricordi. Queste passerelle sono di tutte le persone che ci hanno camminato sopra”. Christo ha speso 15 milioni di euro di tasca propria per crearla ed installarla.

Gli enti locali hanno finanziato per circa 3 milioni di euro per pagare i lavoratori e per potenziare i trasporti intorno all’area interessata. Da domani non sarà più possibile camminare sull’acqua. Almeno su quella del Lago d’Iseo. Perché, visto il successo dell’iniziativa, non è impossibile che qualcuno la copierà in futuro.