La tradizione religiosa con tutto il suo potere di agire nel presente. Ecco attualizzarsi la messa solenne tenuta dal cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Papa Francesco dal 2013, tenutasi questa mattina in occasione del trecentenario dell’apparizione della Madonna di fronte al santuario ad essa dedicato, nello splendido borgo a vocazione ittica di Pellestrina nel Comune di venezia.

Parole di aperto dissenso all’uso strumentale della religione quelle del prestigioso officiante davanti ad una folla di circa un migliaio di persone, costituita da molti fedeli del luogo sensibili alla carica mistica del miracoloso evento sin da quandoè avvenutoil 4 agosto 1716, da alcuni tra i massimi esponenti del clero del Triveneto (uno su tutti, il patriarca di Venezia Francesco Moraglia), da alti rappresentanti della politica locale e da ufficiali delle forze dell’ordine appartenenti ai corpi di Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza.

Un evento, quello di tre secoli fa, ancora impresso nella memoria degli abitanti di Pellestrina. Si era nel pieno della sanguinosa guerra tra la Repubblica Serenissima di Venezia, inserita in uno schieramento che riuniva le maggiori potenze cristiane dell’epoca e la temuta minaccia ottomana, quando, un martedì qualunque nella pacifica località lagunare, un quattordicenne di nome Natalino Scarpa procedeva lungo la riva diretto verso scuola. D’un tratto una signora anziana, avvolta in un mantello decorato delle stelle del firmamento, lo chiamò a sé esortandolo ad incontrare il parroco per suggerirgli di dar luogo ad una serie di cerimonie in onore dei defunti del Purgatorio. Il gesto avrebbe permesso allo schieramento votato alla croce di imporsi sui nemici musulmani.

L'apparizione come segnale di apertura

Il trionfo militare, sia per terra che per mare, giunsenell’arco di poche settimane, ma la rievocazione di oggi è stata realizzata interpretando le vicende del passato nel loro intimo significato di diretto contatto tra mondo divino e realtà umana, evitando e anzi ribaltando ogni possibile elucubrazione di stampo bellicoso o anche solo di contesa tra credo differenti.

«L’unica via è il dialogo, e lo dico dopo avervi portato il saluto del Santo Padre – commenta il cardinale Parolin nell’omelia – la Chiesa come comunità unita promuove la tolleranza verso l’altro, verso il diverso, verso l’emarginato, così come Maria ebbe qui a Pellestrina l’attenzione di mostrarsi al giovane Natalino Scarpa, un ragazzo semplice e di umili origini»