Hanno preso in “ostaggio” un intero palazzo, nel quartiere di Sant’Avendrace a Cagliari, e i suoi condomini, per utilizzarlo come mercato dello spaccio. Fino a quando, ieri pomeriggio, gli agenti della Squadra Volante della Polizia hanno messo fin al loro business. Gianluca Piras, 26 anni, cagliaritano con diversi precedenti per spaccio e un suo complice 17enne, sono stati arrestati dai poliziotti con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso tra loro, si legge nel verbale della Questura.
I poliziotti, occultato nel vano ascensore all’interno del palazzo, hanno recuperato un beauty case che conteneva 46 bustine di cocaina (6,25 grammi), 75 confezioni di marijuana (118,50 grammi) e 54 “stecche” di hashish per un peso complessivo di 118,50 grammi.
Non solo, hanno anche trovato 369 euro in banconote di piccolo taglio, probabilmente frutto dello spaccio di droga. I due presunti spacciatori sono stati arrestati: Piras dovrà aspettare il processo ai domiciliari, mentre il minorenne è stato trasferito nel carcere minorile di Quartucciu, in attesa di essere sentito dal magistrato.
Un quartiere preso in ostaggio
L’operazione effettuata dagli uomini della Squadra Volante della Polizia, coordinati dal dirigente Fabrizio Figliola, è scattata nel quartiere cagliaritano di Sant’Avendrace nel tardo pomeriggio di ieri. Le segnalazioni giunte al centralino della Questura, anche questa volta, parlavano di una vera e propria attività di spaccio alla luce del sole che iniziava la tarda mattina e si prolungava fino a notte inoltrata.
Per questo motivo gli agenti della Polizia sono intervenuti, grazie alle segnalazioni, nonostante qualche difficoltà. Secondo il rapporto infatti il palazzo, abitato da persone oneste, era stato preso in ostaggio dai due presunti spacciatori che avevano addirittura montato dei cancelli in ferro per meglio controllare l’uscita e l’entrata, costringendo i condomini a chiedere il permesso per poterlo utilizzare.
Se qualcuno si lamentava subiva ritorsioni spesso anche violente, assicurano gli agenti. In più il vano ascensore, dove veniva nascosta la droga, era una zona off-limits. E il suo utilizzo non era consentito.
Operazione lampo
Il blitz dei poliziotti è stato rapidissimo. Per evitare la cancellate e le ormai note vedette, infatti, gli agenti sono entrati dalla parte posteriore del palazzo e si sono presentati di fronte ai due giovani che alla vista della divisa hanno iniziato ad essere nervosi e ad agitarsi.
Secondo la ricostruzione il 17enne, con uno scatto fulmineo, avrebbe cercato di raggiungere il portone del palazzo dove si trovava l’amico che, nel frattempo, stava cercando di chiudere l’entrata. La rapidità di un poliziotto, che ha messo il piede per non far chiudere la porta, ha permesso di arrestare i due giovani e recuperare la droga e i soldi. Nelle tasche di Piras è stata trovata anche una chiave triangolare, probabilmente di una porta blindata, forse di un nascondiglio. Anche perché la perquisizione domiciliare ha dato esito negativo in tutti e due i casi.