Doveva essere una nuotata come tante altre, quella dellabambina perugina di nome Gaia, che ieri nelle acque prospicienti il litorale di Fano ha fatto un'incredibile scoperta: la piccola ha ritrovato un ordigno esplosivo.

Un oggetto metallico, poi individuato come bomba a mano, stava galleggiando nelle acque del mare, proprio nel tratto in cui la bambina stava facendo una spensierata nuotata. Un'immersione, una bracciata, uno schizzo d'acqua contro qualche amichetta e poi l'inaspettato incontro.

L'ordigno galleggiante

Inaspettato, quanto spaventoso, perché nel mare solitamente ci si attende di imbattersi in variopinti pesciolini, magari qualche alga o pezzo di plastica, ma certo non ci si aspetta di ritrovare un ordigno bellico galleggiante.

La piccola, incuriosita dallo strano oggetto metallico galleggiante, ha pensato bene di prenderlo in mano e portarlo subito in spiaggia dal padre.

L'oggetto metallico, che appariva esternamente come la corazza di una tartaruga, molto malmesso e con tante parti arrugginite, proprio non ha convito il genitore della piccola, che ha subito chiamato il bagnino di zona, il quale a sua volta ha allertato le Forze dell'Ordine e il comando della Capitaneria di Porto.

Spiaggia evacuata

Nel giro di poco tempo l'area è stata evacuata e transennata -trapoche proteste e tanta ansia e preoccupazione- al fine di inibire l'accesso alla spiaggiaai tanti bagnanti che avrebbero potuto morire. Si, perché l'ordigno inesploso, risalente ai tempi della seconda guerra mondiale, poteva fare una vera strage a distanza di tanti anni.

Il Nucleo degli Artificieri della Polizia di Stato ha infatti accertato che l'ordigno era una bomba a mano in ordinanza alla Marina americana durante la Seconda Guerra Mondiale, che utilizzava questo tipo di bombe sia sul fronte europeo che americano. Le locali Forze dell'Ordine fanno sapere che l'area sarà perlustrata attentamente per verificare se insieme all'ordigno ci fossero anche altri residuati bellici, potenzialmente letali.