Sarà celebrato oggi il funerale di Matteo Fasolino, il giovane di 20 anni morto nella notte tra venerdì e sabato, per una tragica fatalità nella piazza Vittorio Emanuele I, proprio al centro di Santa Teresa di Gallura. La funzione religiosa si terrà nella chiesa parrocchiale di San Vittorio, che si trova a pochi passi proprio dalla piazza dove quella maledetta notte è avvenuta la tragedia. L’amministrazione comunale, tra l’altro, ha anche dichiarato per oggi il lutto cittadino dalle 17 alle 19 proprio in concomitanza con le esequie.

Nel frattempo i Carabinieri hanno acquisito i filmati delle numerose telecamere presenti nella piazza al centro del paese turistico che potranno aiutare gli investigatori a ricostruire quegli attimi concitati in cui è accaduta la tragedia.

L’inchiesta prosegue senza sosta

Intanto il sostituto procuratore della Repubblica di Tempio, Ginevra Grilletti, vuole vederci chiaro e la scorsa mattina si è presentata di persona a Santa Teresa di Gallura, dove ha voluto parlare con le persone che quella notte hanno assistito alla drammatica discussione, finita in tragedia, che sarebbe scoppiata tra Matteo Fasolino e il suo amico del cuore Davide Porcu, ora indagato per omicidio preterintenzionale. Una banalissima lite che, come ricostruito dagli investigatori dei Carabinieri, sarebbe nata da una discussione tra i due amici. Davide, infatti, non voleva che Matteo si mettesse alla guida dell’auto del padre per far ritorno a casa perché le sue condizioni non erano delle migliori.

Avevano passato una serata in allegria per i locali del paese e la spensieratezza dei vent’anni magari li aveva fatti esagerare. Da questo divieto sarebbe nata una discussione la cui ricostruzione ora è al vaglio degli inquirenti.

Fondamentali i testimoni

Nel pomeriggio di ieri al medico legale, Salvatore Lorenzoni, è stato affidato il delicato incarico di effettuare l’autopsia sul corpo del povero giovane per cercare di capire quali siano state le cause che abbiano portato alla morte di Matteo Fasolino.

In particolare capire quale sia stato l’urto o la caduta che l’abbia fatto cadere e sbattere nello spigolo della fioriera. Perché proprio questo punto è il più intricato.

Da una prima ricostruzione, infatti, sembrerebbe che la giovane vittima sia caduta a terra per la prima volta con la pancia senza nessuna conseguenza e dopo la presunta spinta dell’amico.

Poi, una volta riuscito a rialzarsi Matteo avrebbe fatto pochi passi (barcollando dicono i testimoni), per poi cadere nuovamente, questa volta senza spinte o altro, e andando a sbattere la testa proprio nello spigolo della fioriera. Il giovane si sarebbe rialzato e poi pochi istanti dopo avrebbe perso i sensi e sarebbe caduto in una pozza di sangue.