Oggi le pagine dei giornali italiani riportano soprattutto la notizia della vignetta satirica pubblicata dal giornale francese Charlie Hebdo, in cui la tragedia del sisma che nella notte del 24 agosto ha colpito il centro Italia viene raffigurata come una "lasagna" fatta di corpi maciullati. In qualunque modola si voglia prendere, la vignetta dimostra solo come il mondo sia già andato avanti con la solita indifferenza che ormai ci caratterizza quasi in tutto. Eppure la ferita stavolta è viva, è vicina, e soprattutto è ancora aperta.

Morti sotto le macerie

Il bilancio complessivo dei morti, ad oggi, è di 294 persone, che alle 3:36 del 24 agosto hanno subito la violenza del terremotodi intensità 6.0 e che sono mortein alcuni casiall'istante, o in altri casi negli ospedali in cui erano state ricoverate dopo essere state recuperate da sotto le macerie. Quanto tempo si può sopravvivere lì sotto? Non esistono statistiche definitive: ci sono casi di esseri umani riusciti a resistere per svariati giorni in modo quasi miracoloso, ma sono per lo più eccezioni. In una di quelle eccezioni crede disperatamente Zia.

Uno degli ultimi dispersi

Ci sono ancora delle persone che mancano all'appello ad amatrice, il centro più colpito. Una di queste si chiama Sayed, afghano.

Sayed era arrivato in italia con altri connazionali e aveva ricevuto accoglienza ad Amatrice. Lui e gli altri vivevano in una palazzina costruita sull'orlo di un dirupo. La violenza del sisma l'ha praticamente buttata di sotto. I suoi compagni, circa una trentina, sono tutti salvi, ma di Sayed non si hanno notizie. Chi ancora spera di ritrovarlo, e soprattuttoin vita, è suo fratello Zia, che è corso in Italia dalla Germania dove risiede per avere notizie.

Ora non può fare altro che aspettare che tutte le macerie vengano rimosse per conoscere la verità.

Una flebile speranza

Zia aspetta che i Vigili del Fuoco portino a termine il loro pietoso lavoro, coltivando ancora la speranza che suo fratello sia vivo. In Afghanistan Zia ha una moglie e tre figli, e suo padre è vecchio e a sua volta spera di rivederlo.

Sayedsarebbe dovuto andare a Torino per lavorare in una pizzeria, ma prima di partire aveva voluto aspettare ancora un po'. Lo scorso fine settimana ad Amatrice ci sarebbe stata la sagra degli spaghetti all'amatriciana, e lui voleva dare una mano.

Amatrice era anche questo: Amatrice, e gli altri borghi distrutti dal sisma, erano questo e molte altre cose. Prima di andare avanti e di disegnarci su, sarebbe bene ricordarlo e averne rispetto.