Se non fosse tutto vero sembrerebbe un copione da sceneggiatura tragicomica. Poco spazio ai dubbi, invece, per un cittadino algherese, che al suo ritorno a casa ha trovato due rumeni ad occuparla. Il proprietario, sotto shock, finisce in ospedale. I due sono ancora all'interno dell'abitazione.
Ospiti indesiderati
Alghero. Cesare Goffi e la sua famiglia non si sarebbero mai aspettati una sorpresa del genere. L'uomo, noto per la rivenditadi pesce della città catalana, e sua moglie, si trovano fuori casa da qualche tempoper motivi familiari. La storia prende una piega assurda al ritorno della coppia.
Quando giungono sotto il palazzo in via Asfodelo e vedono le finestre aperte al terzo piano, i coniugi Goffi sobbalzano.
Sicuro di aver chiuso tutto, l'uomo prende coraggio e sale sino alla sua abitazione. Qui fa un'altra scoperta, in un crescendo di stupore e rabbia: serratura cambiata. Goffi inizia a bussare alla porta, ma non riceve alcuna risposta. Passano parecchi minuti prima che un uomo di presumibile nazionalità rumena gli apra la porta e, con fare disinvolto, affermi che lui paga regolarmente un affitto mensile di 100 euro al proprietario. Tra Goffi e gli occupanti volano parole grosse: il proprietario viene colto da un infarto e si accascia al suolo. Immediatamente soccorso e ricoverato, sporgerà formaledenuncia appena le sue condizioni di salute si saranno stabilizzate.
La versione dei rumeni
Dal canto loro, i due occupanti abusivi - a detta di Goffi - dichiarano di pagare un canone di locazione "in nero", per il quale è dunque impossibile reperire la tracciabilità. Per la polizia sarà un'indagine difficile. Cesare Goffi sostiene che dall'abitazione siano spariti beni di valore, compresi alcuni arredi.
L'intervento delle forze dell'ordine non ha prodotto alcun risultato, in quanto il caso si svolge nell'oggettiva indimostrabilità delle dichiarazioni di entrambe le parti coinvolte nella vicenda. Così Goffi ha dovuto, suo malgrado, lasciare gli "ospiti indesiderati" in casa sua e ora si trova costretto in un letto d'ospedale.
Nei prossimi giorni si potrebbe giungere al chiarimento della situazione, che non costituisce purtroppo un "unicum" nella cronaca nazionale.