Una giovane di 22 anni è stata stuprata a Chiari, in provincia di Brescia, da tre pakistani in attesa diasilo. Le forze dell'ordine, dopo numerose indagini, hanno scoperto i tre immigrati e li hanno arrestati. La vicenda ha scosso la comunità di Chiari, piccola cittadina nel Bresciano, verso cui è stato indirizzato un alto numero di profughi e richiedenti asilo.

Un atto agghiacciante

Altro evento di violenza che si aggiunge alla cronaca nera delle ultime settimane. L'episodio avvenuto a Chiari ha fatto indignare anche Simona Bordonali, assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione della Regione Lombardia.

La Bordonali invital'Esecutivo a gestire meglio la situazione con provvedimenti specifici per gli immigrati irregolari.

La Bordonali si è anche lasciata andare a dichiarazioni su azioni più drastiche da mettere in atto in casi che coinvolgono crimini così gravi - come la castrazione chimica. Parole dure quelle dell'assessore lombardo, che non ha mancato di lamentarsi dell'accoglienza sregolata e dei pericoli ad essa connessi.

La 22enne di Chiari è stata stuprata lunedì scorso, 10 ottobre 2016, al parco delle Rogge. Gli stupratori pakistani hanno tra i 23 e i 26 anni.

La vittima dello stupro, avvenuto lunedì scorso, ha riconosciuto i suoi aguzzini quando i carabinieri le hanno mostrato alcune fotografie.

Proprio tali immagini hanno permesso ai militaridi Chiari di individuare ed arrestare i 3 richiedenti asilo per violenza sessuale. Secondo le ultime informazioni, i profughi vivevano in alcuni appartamenti messi a disposizione dai comuni di Castrezzato e Chiari.

Brescia e Lombardia: Lega Nord sul piede di guerra

L'agghiacciante crimine ha fatto indignare diversi esponenti della Lega Nord,tra cuil'assessore leghista Bordonali che aveva già sottolineato a Settembre che Brescia e la Lombardia non sono più nelle condizioni di accogliere migranti a causa delle quote di assegnazione che non tengono conto dell'alta percentuale di stranieri che vivono in Lombardia.

La Bordonali si era anche detta pronta a recarsi a Roma con il sindaco Del Bono per contestare la massicciapresenza di immigrati irregolari a Brescia e in Lombardia. L'assessore aveva definito 'allarme rosso' il proclama del Governo relativo all'invio di altri 4.600 richiedenti asilo. In un comunicato, Simona Bordonali aveva evidenziato la necessità di un programma di rimpatrio degli irregolari.