Bernardo Caprotti ha lasciato il controllo della holding di Esselunga, Supermarkets Italiani, a sua figlia Marina e sua moglie Giuliana Albera. A queste ultime ha infatti riservato la quota del 25% di cui poteva disporre, cui si aggiunge la legittima, permettendo loro di raggiungere il 66,7% del capitale. Ai figli del primo matrimonio, Giuseppe e Violetta, è stato assegnato,oltre alla legittima, il 22,5% ciascuno della Villata, società che detiene il patrimonio immobiliare di Esselunga. La stessa quota di Villata è stata lasciata anche alla figlia Marina e alla moglie Giuliana.

Testamento patron Esselunga: risparmi a nipoti e segretaria

Bernardo Caprotti ha lasciato il 50% dei suoi risparmi ai suoi nipoti: i tre figli di Giuseppe Caprotti e Fabrizio ed Andrea, figli di Claudio, fratello di Bernardo e suo socio all'inizio della gloriosa carriera da imprenditore. L'altra metà dei risparmi del patron di Esselunga saranno invece destinati alla sua segretaria personale Germania Chiodi. Proprio a favore di quest'ultima, già in passato aveva fatto scalpore la donazione da parte di Caprotti di 10 milioni di euro. Ma non è questa l'unica donazione effettuata dal "signor Esselunga"; nel corso degli anni, infatti, si stimano donazioni per circa 80 milioni di euro, tra cui 1 milione più una Bentley a ciascuno dei suoi manager, a testimonianza del fatto che ci tenesse molto a ricompensare i collaboratori più fidati per il lavoro svolto.

Esselunga: stop vendita e Piergaetano Marchetti presidente

Già prima dell'apertura del testamento di Caprotti, il consiglio di amministrazione di Supermarkets Italiani, ha deciso di bloccare le operazioni riguardanti Esselunga, che erano in corso, in particolare quella riguardante la vendita e di nominare in sostituzione dello scomparso Bernardo Caprotti, Piergaetano Marchetti come nuovo presidente. Gli stessi membri del Cda hanno poi espresso tutta la loro gratitudine ed hanno reso omaggio al fondatore che ha portato l'azienda ad essere leader nel settore della grande distribuzione.