I medici dell'ospedale Poma di Mantova non escludono che l'encefalite che ha colpito la 27enne, attualmente ricoverata nel reparto di Malattie infettive, possa essere conseguenza del West Nile Virus, ovvero la febbre del Nilo. Si potrà fare chiarezza sulla vicenda solo dopo l'esame di un campione di sangue della giovane, inviato in un centro specializzato in patologie neurologiche di Milano.

I sanitari dell'ospedale mantovano sono intervenuti tempestivamente

Dall'inizio dell'estate allo scorso 23 settembre sarebbero stati accertati 3 casi di febbre del Nilo a Mantova e provincia.

I casi potrebbero diventare 4 se venisse accertato che la 27enne ricoverata all'ospedale Poma ha contratto il West Nile Virus. Secondo le ultime informazioni, la ragazza mantovana si era presentata sabato scorso, 1 ottobre 2016, con un forte mal di testa e febbre alta. I medici hanno detto che la giovane era stanca e confusa. Tali sintomi hanno subito fatto pensare alla febbre del Nilo ma ancora è presto per giungere alle conclusioni. Subito, però, il personale sanitario si è reso conto dell'encefalite della giovane ed è corso ai ripari.

Ora la 27enne è fuori pericolo. Encomiabile il lavoro dei medici e degli infermieri dell'ospedale Poma. E' facile, infatti, scambiare l'encefalite per un'influenza poiché i sintomi sono simili.

L'encefalite, invece, è stata diagnosticata tempestivamente: la ragazza è stata sottoposta alle cure ed ora sta bene. Non si sa, però, se la patologia siastatadovuta alla febbre del Nilo o ad altro.

Disinfestazione anti-zanzara nei quartieri di Mantova

Il West Nile Virus viene trasmesso generalmente da una zanzara. L'Ats Val Padana, nel mese scorso, ha ordinato lo svolgimento della disinfestazione anti-zanzara in vari quartieri di Mantova, visti i presunti casi di febbre del Nilo.

L'unico modo per contrastare la diffusione della febbre del Nilo, infatti, è quello di eliminare il veicolo del contagio, ossia le zanzare. All'inizio di settembre era stato ricoverato all'ospedale Alto Vicentino un paziente che presentava i tipici sintomi del West Nile Virus. Immediatamente, come previsto dal piano regionale, sono iniziate le operazioni di disinfestazione per ridurre l'esposizione alle zanzare.