L'Italia è tornata a tremare. Tre forti scosse di magnitudo 5.4, alle 19:11 la prima, mentre la secondasi è registrata a breve distanza di tempo, dopo circa due ore.Dalle ultime informazioni pervenute si sono registrati crolli ad edifici, qualche ferito e nessuna vittima.
Due scosse molto forti
E' dalle diciannove e undici minuti del 26 ottobre che l'Italia è tornata a tremare, dopo il recente Terremoto avvenuto il 24 agosto scorso che ha colpito e distrutto le cittadine di amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto e Pescara del Tronto. Una scossa tellurica forte, che ha indotto molti abitanti delle località colpite ad uscire fuori casa, nonostante la forte pioggia che imperversava in quel momento.
Decisione che in molti casi ha fatto la differenza, perché a neanche due ore di distanzasi ripresenta un'altra scossa,stavolta di magnitudo 5.9. Ussita, Castel Santangelo sul Nera, Preci, Visso sono solo alcuni dei comuni che hanno riportato crolli di edifici e cornicioni. Polvere e fumo sisono alzati neibellissimi centri storici di questi comuni, distruggendo edifici miracolosamente scampati al terremoto del '98 prima e a quello del 24 agostodopo.
Onde sismiche raggiungono territori lontani da epicentro
Le onde sismiche si sono estese e fatte sentire in luoghi molto lontani dall'epicentro: Perugia, L'Aquila per arrivare perfino nella Capitale, dove squadre di soccorsi hanno registrato la caduta di cornicioni e calcinacci da diversi edifici.
La regione più colpita è quella marchigiana, interamente colpita, dalla provincia di Macerata a quella di Ascoli Piceno, ma anche quella di Ancona.
E dopo due mesi da quel tragico 24 agosto - notte in cui persero la vita centinaia di persone -la paura ritorna a dominarea Rieti, Amatrice, Arquata e tutti quelli colpiti dal precedente sisma.
Migliaia le persone che si sono riversate in strada, così come innumerevoli le chiamate ai Vigili del Fuoco e alla Protezione Civile.
Scosse sentita fino ad Arezzo, Napoli e in tante altre parti d'Italia, gettando un po' tutti nello sconforto e nella paura che una nuova faglia si apra e una nuova forte scossa possa irrompere prepotentemente nella vita quotidiana, distruggendo cittàe mietendo vittime.