La sindrome sgombroide, ovvero quel disturbo noto comunemente con il nome di 'mal di sushi', ha colpito negli ultimi tempi molti milanesi che si erano recati al ristorante per consumare delpesce fresco. Il problema è che spesso il pesce non viene conservato in maniera ottimale.
Sindrome sgombroide: pazienti guariti in poco tempo
Recentemente si sono registrati, a Milano, molti ricoveri dovuti alla sindrome sgombroide. Per fortuna i medici sono sempre intervenuti tempestivamente e i pazienti sono guariti in breve tempo. Bisogna, dunque, fare attenzione a cosa si mangia e alla corretta conservazione del pesce.
E' ormai diventata una moda anche in Italia mangiare pesce crudo nei locali. Tale abitudine, però, ha i suoi rischi perché se il pesce non è conservato correttamente può creare seri problemi alla salute. Simonetta Fracchia, direttore igiene alimenti e nutrizione dell'Asl di Milano, ha asserito che sono aumentati i casi di sindrome sgombroide e questo deve far riflettere. Il 'mal di sushi' non va trascurato, poiché può nuocere alla Salute. Bisogna innanzitutto informarsi sul locale che si vuole frequentare e sulla qualità dei cibi serviti, nonché sulla loro conservazione.
A Milano sono finiti in ospedale, ultimamente, anche diversi medici che avevano trascorso una serata in un ristorante in via Marostica.
Gli uomini del Nas hanno subito effettuato indagini nel locale ed hanno scoperto cibi conservati erroneamente. Nel capoluogo lombardo hanno accusato malori molte persone dopo aver consumato pesce fresco nei ristoranti, quindi bisogna stare attenti: il rischio di sindrome sgombroide è elevato.
Cura con cortisone e antistaminici
Di solito gli uomini del Nas compiono accertamenti nei locali dove si sono registrate intossicazioni; altre volte, invece, le indagini vengono compiute 'alla base', ovvero al mercato generale del pesce di Milano. Chi viene colpito dalla sindrome sgombroide guarisce solitamente in poco tempo grazie al cortisone o agli antistaminici.
I sintomi del 'mal di sushi' compaiono dai 10 minuti alle 2 ore dopo aver consumato l'alimento intossicato. Cefalea, nausea, vomito, diarrea e palpitazioni sono i tipici sintomi della sindrome sgombroide. Può capitare, però, che soggetti particolarmente sensibili (come bimbi e anziani) possano sentirsi particolarmente male.
Va precisato che l'intossicazione da istamina non può derivare solo dal consumo di pesce ma anche da vari alimenti come la carne in scatola.