“Facebook non ha alcuna colpa e Tiziana Cantonesi è uccisa per fare la vittima”. Il direttore del quotidiano Libero, Vittorio Feltri, finito sulla graticola per aver pronunciato questa frase ambigua ed offensiva nei confronti della ragazza morta suicida circa due mesi fa, è stato invitato a spiegare le sue ragioni dal conduttore de La Zanzara, Giuseppe Cruciani. La sua spiegazione, però, si rivela una toppa peggiore del buco. Secondo Feltri, infatti, quando condividi dei filmati a luci rosse con presunti ‘amici’ la situazione “ti può sfuggire di mano e se non lo pensi sei imprudente, sei sciocca”.

Le motivazioni di Feltri

“Vittorio spiegaci un po’ questa frase che fa molto discutere”, lo incalza Cruciani durante la puntata del 7 novembre scorso. Lui, evidentemente imbarazzato, corregge subito il tiro: la Cantone non ha “fatto la vittima”, ma “si è sentita vittima”. Ma Feltri è comunque un fiume in piena sulla vicenda. “Io non metto in dubbio la buona fede di questa ragazza”, mette le mani avanti il direttore, però “qualcuno quel filmato l’avrà fatto e pare che l’abbia fatto lei stessa”. Quindi, “se è vero che il filmato l’ha fatto lei, se è vero che ha messo poi il video in rete o mandato a dei suoi amici (vera la seconda affermazione ndr), poi non si deve stupire che quel filmato che lei ha volontariamente diffuso, sia pure con tiratura limitata, a quel punto non sai dove va a finire e, infatti, è finito su Facebook”.

Secondo il cinico ma pragmatico Feltri è “drammatico” che una “ragazza che sta scop….o pensi a filmare la propria performance per poi mandarla agli amici”. Quindi, a suo parere, Tiziana Cantone “poteva anche immaginarsi le conseguenze” della sua “imprudenza che non doveva portarla al suicidio, ma solo ad una operazione di autocoscienza”.

Tiziana Cantone “sciocca e imprudente”

Cruciani però non è soddisfatto. “Tu hai collegato due cose - lo accusa - il suo suicidio con il fatto di fare la vittima”. Feltri, a questo punto, non si tiene più e specifica che “è chiaro che quando tu ti suicidi per quel motivo c’è una connessione tra i due episodi e allora in quel momento ti senti vittima di Facebook o non so di chi e ti uccidi”.

E poi, continua, “in questo senso vittima, ma vittima di una situazione che ha creato lei”. Se giri un filmato a luci rosse, questo il ragionamento di Feltri, e lo invii a più ‘amici’, “è ovvio che ti può sfuggire di mano e se non lo pensi sei imprudente, sei sciocca e lei doveva immaginare che facendo quell’operazione finiva sui social”.