Sono passati quarantuno anni dall'omicidio del poeta, scrittore e regista Pier Paolo Pasolini. La notte tra il primo e il 2 Novembre 1975, l'assassinio si è brutalmente consumato vicino alla spiaggia dell'Idroscalo di Ostia. La morte del poeta è avvolta nel mistero e, ancora oggi, non si conosce il nome e il mandante di questo efferato delitto.

Riaprire le indagini sull'omicidio Pasolini

Alla Procura di Roma è stata depositata un'istanza per chiedere che le indagini sul delitto Pasolini siano riaperte. A chiederlo è stato il legale Stefano Maccioni, ponendo il fatto al Pm Francesco Minisci, rappresentando la volontà di Guido Mazzon, cugino del Poeta.

Alla base di questa richiesta è la presenza del profilo biologico di una persona ignota che, al momento del contatto con la vittima, era ferito e accusava perdite di sangue. L'avvocato Maccioni, insieme alla genetista Baldi, sono convinti che oggi con la tecnica NextGeneration Sequencing (NGS) si può avere una nuova risposta sul DNA del colpevole. L'avvocato è convinto che sia possibile trovare un colpevole e vuole convincere la Procura di questo fatto.

La commemorazione a Chia

Pasolini, dall'Idroscalo di Ostia alla Torre di Chia a Viterbo. L'iniziativa è organizzata dal collettivo culturale di Ostia "Territorio Narrante", insieme allo "Spazio Corsaro" di Chia. Un'iniziativa che vuole essere un memoriale dedicato al poeta con proiezioni, mostra e concerto finale.

Chia è stata la sua ultima casa, negli anni finali della sua vita. Pasolini si era rifugiato dentro la torre medievale di questo piccolo paesino, vicino Fosso Castello.

"Accompagnati da Mario Rosati che rimane il guardiano del luogo dove è incisa la memoria del poeta, ci siamo diretti verso la Torre di Chia, per intraprendere un viaggio a ritroso, per fare un memoriale, in uno dei luoghi più amati da Pier Paolo Pasolini - così ha dichiarato il collettivo di Ostia - Questa sera il Territorio Narrante di Ostia ricorda il poeta con la proiezione dei comizi d'amore, le litografie di Mario Rosati e Daniele Romani. Concludiamo con la misucia dei Jukebox all'idroscalo."