Sono iniziati da poche settimane i controlli della Polizia di Stato e della Capitaneria di Porto di Crotone ai vari impianti di depurazione della Provincia, ed è già scattato il primo sequestro. Nella mattinata del 26 Ottobre scorso la Polizia Giudiziaria ha ordinato il sequestro di uno dei due impianti di depurazione di Belvedere Spinello, per gravi carenze nel ciclo depurativo.
Le operazioni di controllo sono state avviate al fine di tutelare la salute dei cittadini e di verificare il totale rispetto delle norme ambientali vigenti. A seguito dell'indagine, gli agenti hanno potuto constatare che i liquami che giungevano presso l'impianto denominato "Chiusa di Pozzo", nei pressi della località nota come "Timpa del Salto", non venivano trattati in alcun modo.
Dopo una breve permanenza nell'impianto, i liquami della rete fognaria del paese venivano sversati tali e quali nel Fiume Neto.
A seguito dei rilevamenti e delle analisi, gli agenti hanno posto sotto sequestro il sito, affidandolo alla custodia del sindaco di Belvedere Spinello, Rosario Macrì, ed hanno provveduto a denunciare all'autorità giudiziaria gli attuali gestori. L'impianto rimarrà fermo finché non verrà reso completamente operativo.
Inquinamento delle acque
Stando all'ultimo rapporto di Legambiente, i corsi d'acqua Calabresi risultano essere quasi tutti inquinati. Nell'annuale rapporto di Goletta Verde tutti i principali fiumi e torrenti della regione risultano superare i limiti di contaminazione previsti dalla legge, ad esclusione del fiume Lao nell'alto Cosentino.
I corsi d'acqua risultano positivi alla contaminazione di Escherichia Coli e di Enterococchi Intestinali, entrambi batteri fecali che indicano, sopratutto ad elevate concentrazioni, uno sversamento illecito nelle acque. Le elevate concentrazioni di questi batteri possono essere potenzialmente dannose per l'uomo, specialmente per i bambini e per chi soffre di particolari patologie, anche per via del fatto che risultano sempre più resistenti agli antibiotici.