L'Ambasciatore russo è stato ucciso ieri 19 dicembre ad Ankara in Turchia, mentre stava inaugurando una mostra d'arte. L'uomo armato che lo ha freddato, gli ha sparato gridando: "Dio è grande!" e " Non dimenticare Aleppo, non dimenticare la Siria". Per la Russia si tratterebbe di un attentato terroristico. L'assassino era un diplomato del 2014 dell'accademia di polizia Rustu Unsal di Smirne, si chiamava Mevlut Mert Altintas, aveva 22 anni e faceva parte delle unità anti-sommossa di Ankara.

Come affermato dal sindaco della città, l'assassino ha ucciso anche altre tre persone che erano presenti all'evento.

L'uomo è stato ucciso successivamente dalla polizia. Questa vicenda ha portato istantaneamente le relazioni fra Turchia e Russia ad un nuovo livello di crisi. L'uccisione è avvenuta dopo che, per giorni, i turchi hanno protestato per il sostegno della Russia al governo della Siria per la distruzione e le uccisioni ad Aleppo.

La vittima si chiama Andrey Karlov, il quale è stato sparato mentre stava parlando a un'esposizione al Contemporaneo Arts Center nell'area Cankaya di Ankara. L’assassino, come si vede nel video, ha gridato: "Non dimentica Aleppo, non non dimentica la Siria!" I funzionari turchi hanno detto che il bandito è stato ucciso dopo una sparatoria con le forze speciali Turche.

Il portavoce del Ministero degli Esteri della Russia, Maria Zakharova ha affermato che si parla di “attentato terroristico”.

Le agenzie di notizie russe hanno detto che la moglie dell'ambasciatore è svenuta ed è stata ricoverata in ospedale dopo aver appreso la morte di suo marito. La CNN Turk ha pubblicato foto dove si vede molta gente sdraiata sul pavimento della galleria.

Per molti russi, l'assassinio può ricordare l'uccisione del 19° secolo di Teheran di Aleksandr Griboedov, poeta e diplomatico che è morto dopo che una folla ha preso d'assalto l'ambasciata russa. Questo episodio è ricordato come il più grave insulto al corpo diplomatico della Russia nella storia del paese della Turchia.