Quando si parla di educazione di minori, l'argomento diventa molto delicato e lascia svariate interpretazioni. Dopo le recenti polemiche inerenti ai pasti per i bambini da parte delle mense scolastiche e dalle varie polemiche innescate dal divieto di alcune scuole, in merito alle merende portate dai bambini in classe, ora ad entrare nei fatti di cronaca è la vicenda che ha sollevatore svariate polemiche e che, sicuramente continuerà a far discutere. L'episodio è accaduto in una Scuola del Vicentino, la quale ha vietato ai bambini la consumazione della merenda, a fine di far capire a quest'ultimi cosa significa patire la fame.

La salute dei bambini o l'esempio per diventare grandi?

L'iniziativa delle scuola Vicentina, precisamente a Thiene, ha innescato una dura polemica da parte di alcuni genitori che per adeguarsi a quello che ha deciso il preside dell'istituto, hanno dovuto mandare a scuola i loro figli senza merendina. L'obiettivo della scuola di Thiene, era quello di far capire ai bambini che cosa significa patire la fame ed aiutare i bambini più bisognosi, ossia i bambini Siriani. L'istituto ha infatti invitato i genitori a far venire a scuola i loro figli senza merenda, portando con sé solo una bottiglia d'acqua e 50 centesimi di euro, denaro che a loro dire sarà devoluto a favore dei bambini siriani.

I bambini non si toccano, alcuno genitori ignorano l'iniziativa e protestano

Nonostante la gran parte degli alunni abbia partecipato, anche se alcuni a malincuore, all'iniziativa dell'istituto scolastico vicentino, alcuni genitori hanno protestato ignorando quanto raccomandato dalla direzione scolastica, facendo portare le merende per i loro figli a scuola.

La scelta di indottrinare i bambini attraverso un esempio pratico, come quello di lasciarli digiuni fino alla fine delle lezioni, non è stata ben vista. Non si escludono ulteriori proteste contro questo tipo di iniziative che potrebbero danneggiare la salute dei bambini che frequentano la scuola dell'obbligo. L'iniziativa infatti potrebbe essere emulata da altre scuole e potrebbe sollevare un vero e proprio caos, che potrebbe arrivare anche ad interpellare in merito alla vicenda, il Ministero della Pubblica Istruzione.