Ferrara, da un po' di tempo, non gode più di quella tranquillità che la caratterizzava fino a qualche anno fa e che -proprio per questo - la rendeva invidiata da moltissime altre cittadine che avevano già conosciuto il degrado urbano.
In questa pacifica città emiliana, nota per il Castello Estense, il Palazzo dei Diamanti, il suo antico Palio e per essere una tappa della Mille Miglia, si inizia a temere il peggio, soprattutto per le forze dell'ordine che, ogni giorno, nello svolgimento delle loro normali funzioni di tutori dell'ordine pubblico si trovano a fronteggiare situazioni limite che mettono a rischio la loro incolumità personale.
Sempre più spesso accade che ad un normale controllo delle generalità, persone sospette fuggano costringendo gli agenti a rocamboleschi inseguimenti per le strade cittadine; in certi casi subiscono anche calci, spintoni, insulti, morsi e addirittura percosse, e tutto ciò senza che loro possano reagire, o quasi.
Per gli uomini in divisa, siano essi della Polizia di Stato o Carabinieri, queste aggressioni sono sempre più all'ordine del giorno, ed è proprio questo tasso di delinquenza in notevole incremento a preoccuparli.
Chi delinque, del resto, è consapevole dei "bug" del sistema giudiziario italiano. Infatti accade sovente che, quando queste persone vengono portate in Questura o in caserma per i controlli, poco dopo siano rilasciate a piede libero.
Dall'inizio del 2016, gli arresti per violenza, resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale sono stati circa 120 a Ferrara, una stima che vede una cadenza di un caso ogni tre giorni; una media preoccupante.
La maggior parte di questi fenomeni - come riportato dalla cronaca locale degli ultimi anni - si verifica nel quartiere Giardino (Conosciuto in città come GAD - Giardino Arianuova Doro), nel quale si trova la maggior parte dei richiedenti asilo attualmente ospitati in città; zona in cui ha sede lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Le preoccupazioni dei sindacati di Polizia sono forti, e si sta cercando una soluzione a lungo termine per migliorare questa situazione.
In città, oltre ai movimenti politici, sono nati diversi gruppi di cittadini uniti in associazioni come "Riprendiamoci Ferrara" e "Gli Insorgenti", che promuovono il ritorno ad una serenità sociale fondata su giustizia e certezza della pena per chi delinque, sia esso italiano o straniero.