Si chiama Luke Brett Moore, ha 27 anni, è australiano e si è trovato coinvolto in una situazione a dir poco strabiliante. Disoccupato da tempo, il giovane aveva deciso nel 2010 di aprire un conto chiamandolo Complete Freedom, libertà completa, presso la St George Bank, probabilmente pensando di destinarlo ad un futuro al di fuori degli schemi convenzionali.

E la fortuna, o la distrazione di un impiegato della banca, hanno fatto sì che magicamente quel conto diventasse davvero fonte di libertà.

L’errore della banca trasforma la sua vita

Dopo l’apertura del conto, sul quale non vi era depositato nulla, il giovane si rende conto di poter avere accesso a prelievi illimitati di denaro.

Intuendo di essere di fronte ad un evidente errore della banca, Moore decide di non dire nulla e di provvedere a pagare il mutuo e le bollette di casa con il denaro che, senza problemi, gli veniva erogato dalla filiale.

Ma la tentazione fa l’uomo ladro, come si suol dire, e dopo i prelievi delle somme che gli sono servite alla normale gestione del budget familiare, Moore ha cominciato ad osare sempre di più. Scoperto di poter effettuare prelievi fino a 50.000 dollari a operazione, si è comprato una Hyundai Veloster, una casa a Sidney fino ad arrivare ad una Maserati, del valore di 36.000 dollari.

Il gioco funzionava alla perfezione, perché limitarsi? Moore ha tentato di avviare poi un business, forse nel tentativo di far fruttare quel denaro letteralmente piovutogli dal cielo, ma, per sua ammissione, il suo futuro da imprenditore è stato bruciato in feste folli a base di spogliarelliste, alcol, cocaina e qualsiasi capriccio gli attraversasse la testa.

Del resto, come dice lo stesso Moore, trovarsi a 22 anni con ingenti somme di denaro a disposizione dopo una seppur breve vita da persona normale che ha conosciuto la disoccupazione, rende folli. E in quel periodo di follia entrarono nei suoi capricci anche un’imbarcazione da pesca, una maglietta autografata da Michael Jordan, uno schizzo di Banksy e una pelle di tamburo firmata da Amy Winehouse.

Nel 2012 l’arresto

I sogni muoiono all’alba e quello di Moore non è stato diverso. Arrestato nel 2012 dalla polizia e condannato a 4 anni di carcere con l’accusa di aver sottratto somme di denaro con l’inganno, Moore in realtà ha trascorso 6 mesi in galera grazie all’intervento dei suoi avvocati e alla decisione della corte d'appello che ha convenuto che il Moore non aveva alcun obbligo giuridico di comunicare alla St George Bank quanto stava accadendo, decisione che ne ha consentito l’immediato rilascio. La somma spesa nel periodo di follia si aggira sui 2 milioni di dollari.