I primi grattacapi per il nuovo ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, arrivano dalla Scuola e dall'esame di maturità dell'anno 2016/2017. Studenti e docenti del liceo scientifico di Pontedera, in provincia di Pisa, contestano la seconda prova dell'esame di Stato, quella scritta che, secondo le indicazioni delle direttive nazionali, dovrebbe essere svolta nella disciplina della fisica, anziché della matematica. L'esame di fisica andrebbe a spezzare la preferenza per la matematica che era sempre uscita negli ultimi venti anni.

Esame di maturità 2017: i motivi della protesta degli studenti di una scuola di Pontedera

Il problema posto dagli studenti, si legge in una nota dei rappresentanti della Scuola XXV aprile pubblicata nell'edizione odierna del quotidiano Italia Oggi, è che le simulazioni inviate dallo stesso ministero dell'Istruzione, predisponevano problemi la cui risoluzione richiedesse almeno una preparazione pari al secondo anno della facoltà di ingegneria. Valutazione che ha trovato d'accordo anche gli stessi docenti universitari. Dato che le simulazioni inviate dal ministero confermano la possibilità che la seconda prova scritta dell'esame di maturità 2017 sarà proprio in fisica, gli studenti hanno lanciato una petizione sul portale Change.org che ha già raccolto l'adesione di circa diecimila iscritti.

Nella stessa petizione, si legge, gli studenti invitano il ministero dell'Istruzione ad una corretta valutazione della propria preparazione attenendosi al programma svolto ed agli argomenti dei libri di testo in utilizzo nel liceo e a dare maggiore ascolto a chi la scuola la vive giorno per giorno.

Scuola, esami di Stato 2017: quale seconda prova?

Dopo la riforma della Buona scuola di Renzi e Giannini, si era stabilito che l'esame di maturità nei licei avrebbe dovuto vedere l'alternanza tra la matematica e la fisica, come avviene per il classico con il latino ed il greco. Rimanendo al comunicato degli studenti del liceo scientifico di Pontedera, la maggiore preoccupazione non è, per l'appunto, tale alternanza, ma la certezza che la seconda prova dell'esame di maturità che verrà proposta dal ministero dell'Istruzione non sia in linea con la reale preparazione ed il programma svolto dagli studenti.