Doveva essere solo una gita, si è trasformata in tragedia. Poco dopo le 23 di ieri, 20 gennaio, un autobus con a bordo una cinquantina di persone ha preso fuoco sull’A4 nelle vicinanze di verona (guarda anche il video dell'autobus a questo link). Trasportava una scolaresca ungherese di ritorno da una gita in Francia. 16 per ora i morti accertati, per il resto il bilancio parla di un ferito in coma, 12 feriti gravi, 13 feriti lievi e 12 persone illese. Coinvolti studenti e docenti di un liceo classico di Budapest insieme ad alcuni genitori e ai due autisti.

Lo afferma il console di Ungheria a Milano, Judit Timaffy. Un professore di educazione fisica salvatosi dalla tragedia è rientrato nell’autobus per dare aiuto ai suoi ragazzi. E’ riuscito a trarne in salvo molti, ora è ricoverato con ustioni gravi su tutta la schiena.

La dinamica del disastro

L'incidente è successo allo svincolo di Verona Est in direzione Venezia. L'autobus ha urtato nella sua parte laterale contro il pilone del ponte, prendendo fuoco. Alcuni occupanti del mezzo sarebbero stati sbalzati fuori, mentre altri sarebbero rimasti intrappolati all'interno del bus. Le persone che erano sedute nella parte posteriore del pullman si sarebbero salvate, rompendo i vetri e uscendo così dall’autobus.

Le cause della tragedia e le parole di un testimone

Ancora incerte le cause del disastro. E’ possibile ci sia stato un problema ad una ruota che avrebbe causato lo sbandamento alla base dell'urto contro il pilone. Gli investigatori infatti hanno raccolto la testimonianza di un camionista. L'uomo ha riferito di aver notato problemi a una ruota dell'autobus, a una trentina di chilometri distanza dal luogo dello scontro.

Sul posto per tutta la notte la polizia stradale di Verona per raccogliere ulteriori elementi utili a chiarire la dinamica della vicenda. Ci si concentra in particolare sui video della rete autostradale. Non si esclude neanche un malore del conducente. Uno degli automobilisti che seguiva l'autobus della morte, visibilmente scioccato, riferisce di aver visto gente che bruciava viva e di essere sceso dall'auto per prestare soccorso. Ha detto che si sentiva urlare e che le le persone si mettevano le mani nei capelli per questa immane tragedia.