FARINDOLA. Tragedia all'hotel Rigopiano, è stato spazzato via da una slavina. All'interno dell'albergo vi erano 35 persone tra clienti e dipendenti. All'alba di giovedì 19 Gennaio 2017, due persone sono state salvate ed estratte dalle macerie dai soccorsi. La prima persona ad essere stata estratta dall'interno dell'albero è un uomo morto, si pensa avesse una quarantina d'anni. Vedendo le condizioni della struttura alberghiera, il capo del soccorso alpino abruzzese ha previsto la presenza di molti morti.

Tragedia all'hotel Rigopiano di Farindola

I soccorsi si sono mostrati operativi dal primo momento ovvero da quando due sopravvissuti, che si trovavano all'esterno dell'albergo, hanno dato l'allarme.

I due sopravvissuti sono: Giampiero Parete, un cuoco che alloggiava nell'hotel per motivi di svago, insieme alla sua famiglia composta da sua moglie e i loro due figli. Fabio Salzetta, manutentore dell'albergo Rigopiano. Giampiero Parete è attualmente in stato di ipotermia, è stato prelevato con l'elicottero della capitaneria ed è stato ricoverato, si trova in rianimazione. Ha raccontato ai medici di essere salvo poichè si stava recando a prendere un farmaco dalla macchina, mentre la sua famiglia si trova ancora sotto le macerie. Tra i dispersi ci sono anche 4 bambini.

Una vera e propria tragedia che ha colpito tutta l'italia ma anche il mondo intero. Filippo Bubbico, vice ministro degli Interni, si è recato immediatamente sul posto per osservare da vicino la ricerca dei dispersi.

La situazione è molto complicata e delicata ma la speranza di sapere che altre persone sono vive non abbandona gli italiani, che mostrano solidarietà anche sul web.E' anche presente l'ipotesi di omicidio colposo e per questo motivo è stata aperta un'indagine dalla procura di Pescara.Gianluca Ginoble (cantante de Il Volo) è sotto choc, «dovevo essere all'hotel Rigopiano in questi giorni. Sono scampato per miracolo alla tragedia ma sono disperato per quello che è accaduto e per i morti, era un posto meraviglioso e Roberto, il proprietario, un mio caro amico».