“So dov’è il corpo di Roberta Ragusa, cercatelo in quel posto”. Così, grosso modo, qualcuno - una "fonte riservata e coperta" - avrebbe detto agli investigatori impegnati in questi anni nelle indagini sul delitto di Roberta Ragusa e nelle ricerche del cadavere della donna scomparsa a Pisa nella notte tra il 13 e il 14 gennaio del 2012. Sono così scattati oggi (2 gennaio 2017) nuovi sopralluoghi tra San Giuliano Terme e il lago di Massaciuccoli, nel Pisano. A raccontarlo su Facebook è il giornalista Fabrizio Peronaci che per il Corriere della Sera si è occupato sin dall'inizio delle indagini sul delitto di Roberta Ragusa per il quale nelle scorse settimane, dopo un primi proscioglimento, è stato condannato il marito Antonio Logli a venti anni di carcere (pena ridotta di un terzo per effetto del giudizio abbreviato) per omicidio volontario e occultmento del cadavere.

Riprendono le ricerche del cadavere di Roberta Ragusa

Si tratta certamente di un imprevisto colpo di scena che riaccende i riflettori sul caso Roberta Ragusa mentre si resta in attesa della decisione dei giudici del tribunale del riesame di Firenze sulla richiesta d'arresto di Antonio Logli presentata dalla procura della repubblica di Pisa dopo la condanna dell'uomo. Il gup, per Logli, ha disposto la misura cautelare del solo obbligo di dimora respingendo la richiesta della misura carceraria che era stata avanzata dall'accusa. "Sulla base delle rivelazioni di una fonte riservata e coperta, nelle ultime ore - racconta il cronista Fabio Peronaci sulla sua pagina Facebook 'Giornalismo investigativo' - gli investigatori hanno ripreso a cercare i resti della povera donna nelle immediate vicinanze di Gello, da dove Roberta sparì la notte del 13 gennaio 2012".

Nuove rivelazioni di una 'fonte riservata e coperta'

Sulla nuova testimonianza acquisita gli investigatori non si sono sbilanciati mantenendo il massimo riserbo come sempre avviene in questi casi, nulla dunque è trapelato finora sull'attendibilità dell'informazione ricevuta e sul punto indicato. "Di certo, la segnalazione - ha spiegato il giornalista del Corsera sul social network - è stata considerata meritevole di approfondimento, al punto da avviare perlustrazioni e ricerche concrete, come non succedeva da tempo".

Sono diversi - almeno tre - i luoghi cui si è fatto riferimento in diverse fasi dell'indagine in merito alla sepoltura della donna scomparsa: il cimitero di Orzignano, la zona del lago di Massaciuccoli; il boschetto vicino alla stazione di San Giuliano Terme. Le ricerche del cadavere di Roberta Ragusa sono ricominciate con il nuovo anno.

Saranno attendibili le nuove indicazioni fornite agli investigatori? Si riuscirà a trovare il corpo della donna e restituirlo ai familiari per una degna sepoltura? Interrogativi ai quali gli inquirenti potrebbero dare una risposta già nei prossimi giorni.