L’Italia centrale è nel caos visto l'intensificarsi di scosse molto forti che vanno da aree del Molise fino a Rimini, attualmente anche ricoperte da tantissima neve che da tre giorni continua a scendere in modo incessante. Alle 10.25 si è avvertita la prima scossa di 5.1 magnitudo, con numerose altre nella fascia oraria delle 12. La paura l'ha fatta da padrona visto che una serie cosi prolungata di scosse di Terremoto non si era mai avvertita nella storia recente della sismologia.

A confermarlo proprio l’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che ha cosi chiesto aiuto al Ministero della Difesa per mettere in sicurezza uomini e oggetti.

L’epicentro della prima scossa si è manifestato a Montereale ma ha coinvolto nelle immediate vicinanze Capitignano, Campotosto e a Amatrice, già colpita dal terremoto ad agosto, è crollato quel poco che era rimasto in piedi. Coinvolti nell'accaduto anche altri comuni come Pizzoli e Cagnano Amitero. Il sindaco di Montereale, Massimiliano Giorgi, è molto preoccupato della situazione del suo paese anche per il continuare della neve che rende difficile l'arrivo degli addetti ai soccorsi che trovano le strade bloccate dalla stessa per decine e decine di chilometri.

Ecco cosa sta succedendo nel Centro Italia: neve e terremoto

Le condizioni meteorologiche fanno ancor più preoccupare gli addetti ai soccorsi che vedono impossibilitato l'accesso a frazioni o comuni di piccola entità anche se il sisma si è fatto sentire nei dintorni dell'epicentro fino a Roma.

Solo al termine di alcune verifiche la Protezione civile ed il suo capo Fabrizio Curcio potranno però quantificare danni o situazioni particolarmente difficili a cui porre rimedio. Inoltre tutti sperano che la neve incessante da molti giorni possa finire cosi da facilitare le operazioni di soccorso, anche se le previsioni dicono però che nelle prossime ore la neve continuerà a scendere con un cospicuo aumento rispetto a quella già caduta. L'invito da parte delle Forze dell'Ordine è quello di mantenere la calma e non avventurarsi in percorsi poco sicuri.