Settimana difficile per la professione medica. Dopo i fatti di Napoli, dove un battaglione di “furbetti del cartellino” è stato smascherato in flagranza di reato, ieri la Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 4 anni e due mesi di carcere inflitta a un medico padovano di 64 anni. Il professore dell’Unità di Endocrinochirurgia e Senologia dell’Azienda ospedaliera di Padova e associato alla facoltà di Medicina era stato accusato di abusare sessualmente sulle pazienti. Intanto, il professionista si difendeva assicurando che si trattasse di rivoluzionaria terapia atta a procurare inquietanti “orgasmi terapeutici”.

Tutto è filato liscio finché una venticinquenne diffidente dalle luci soffuse e dall'atteggiarsi dello specialista ha denunciato il fatto.

L'orgasmo meccanico

L’innovativa terapia made in Usa praticata dall’endocrinologo ospedaliero consisteva in pratiche stimolanti sulla vagina e il clitoride delle pazienti. La particolare prassi doveva risultare utile per valutare la dinamica ormonale. Tuttavia, le visite “intramurarie”, quindi al di fuori del normale orario ambulatoriale, venivano proposte soltanto a pazienti giovani e carine. Su di loro veniva dapprima effettuato un esame esterno con tanto di palpeggiamento del seno e all'occorrenza un’ecografia. Approfondito, in seguito, dal rito stimolante e dalla richiesta di specifiche posture.-”Bisognerebbe stabilire se si tratta di una violenza sessuale continuata e aggravata perché commessa con l’abuso dei poteri e chiare violazioni ai doveri inerenti a una pubblica funzione”- dichiarava il Gup.

Il processo

La vicenda che risale al 2006, era stata inizialmente sottoposta alla direzione sanitaria dell'Azienda Ospedaliera, la quale aveva rigettato le accuse. E solo in un secondo momento, quando il gruppo di pazienti inferocite aumentava vistosamente di numero, si è rivolta alla Procura di Padova. Le indagini effettuate hanno portato alla condanna dell'endocrinologo, sia in primo grado che in Appello. Ora, gli ermellini hanno solo dovuto confermare l'apertura del carcere per il bizzarro professore.