I fatti risalgono a qualche mese fa. Stando a quanto si apprende, uno studente dell'Itis Pininfarina di Moncalieri, aveva avviato un commercio consistente nella vendita di merendine ai compagni di scuola. In pratica il giovane acquistava dapprima gli snack nei discount per poi rivenderli ai compagni dell'Istituto a un prezzo inferiore rispetto a quelli dei distributori automatici presenti nella Scuola. Il comportamento del ragazzo ha suscitato molte polemiche ed opinioni di segno opposto.
Vendeva merendine ai compagni: premiato dalla fondazione Einaudi, punito dalla scuola
Ripercorriamo la vicenda più nel dettaglio. Intanto allo studente è stata inflitta una multa pari a 5176 euro per commercio illegale. Ad irrogargli la sanzione sono stati i vigili urbani di Moncalieri per violazione delle leggi sul commercio. I vigili sono stati chiamati dai dirigenti scolastici. Gli agenti l'hanno sorpreso con due borsoni nei quali il ragazzo aveva riposto gli snack acquistati al supermercato per poi rivenderli ai suoi compagni a un prezzo dimezzato rispetto a quelli del distributore automatico.
Si tratta di una sanzione che va ben al di là rispetto a quanto ha potuto guadagnare in questi due anni dalla vendita durante l'intervallo delle merendine acquistate nei supermercati.
La scuola che non ha apprezzato affatto questa sua iniziativa gli ha inflitto 15 giorni di sospensione, oltre che il sei in condotta. Ma c'è anche chi che invece ha ritenuto giusto premiare lo spirito imprenditoriale dimostrato dal ragazzo. A farlo è stata la Fondazione Luigi Einaudi di Roma che ha voluto assegnarli una borsa di studio pari a 500 euro.
La fondazione nel corrispondergli il premio, ha sottolineato che la chiave di successo di ogni imprenditore consiste nella sua capacità di rispondere in maniera concreta ai bisogni degli altri, cosa che effettivamente il ragazzo ha fatto.
Come detto invece, sia la scuola che l'ha sospeso per 15 giorni, ed anche alcuni studenti, non hanno apprezzato questo riconoscimento. In segno di protesta hanno organizzato una manifestazione per contestare il premio che è stato assegnato al ragazzo.