Di tanto in tanto le nuove generazioni creano una nuova forma di divertimento estremo per sconfiggere la paranoia quotidiana. Nulla di nuovo si dirà. Basta vedere film come Arancia meccanica di fine anni ’60 o, andando ancora più indietro, Gioventù bruciata addirittura più vecchio di un decennio. Oggi il divertimento passa inevitabilmente per la tecnologia mobile. Ed ecco che ci troviamo come nuove mode abitudini dal nome quale Daredevil selfie e Blu Whale. Modi per sfidare la sorte e la morte, ma mettendo in pericolo anche gli altri. Soprattutto, presso i binari di un treno, per sfidare mezzi che viaggiano velocissimi.
Vediamo di cosa si tratta quando sentiamo parlare di Daredevil selfie e Blu Whale.
Cos'è il Daredevil selfie
Se prima erano soprattutto alcolici o auto da guidare a consistente velocità i divertimenti estremi dei giovanissimi, ora sembra che l’asse portante sia il selfie. Sul quale si basano appunto giochi come il Daredevil selfie e il Blu Whale. Il primo, di origine anglosassone, significa letteralmente selfie temerario. Negli ultimi tre anni nel mondo sono più di 150 le persone, quasi sempre giovanissime, morte per un selfie col treno che arriva a tutta velocità alle loro spalle. Non riuscendosi però a spostare in tempo. Diversi sono poi quelli morti per scattarsi un selfie su uno scoglio o su una roccia in alta montagna.
Perdendo però l’equilibrio. E ancora: selfie nel tentativo di afferrare al volo uno skilift, puntandosi un'arma alla tempia, avvicinandosi troppo ad animali selvatici, ecc.
Dalla Russia arriva il Blu Whale
In Russia sta invece impazzando un altro gioco pericoloso, simile al Daredevil selfie: il Blue Whale. Consiste, come se si trattasse di un videogame con più livelli, di provare 50 situazioni sempre più estreme.
Rischiando così di volta in volta il suicidio. In pochi mesi sono morti 130 giovanissimi. Tanto che il Ministero degli interni russo ha dovuto fornire un vademecum del selfie sicuro. Non sorprende, comunque, che il Blue Whale sia nato proprio in Russia. Infatti, ad ispirare il Daredevil selfie è stato proprio un russo: Alexander Remnev, un free climber, diventato famoso proprio grazie a selfie scattati in cima ai grattacieli più alti del mondo. Purtroppo in Italia questa mania del selfie estremo si consuma soprattutto nelle stazioni ferroviarie, causando morti, incidenti o comunque disagi alla circolazione.