È stato richiesto l'ergastolo per Fabio Di Lello, l'ex calciatore e fornaio di Chieti che circa un mese e mezzo fa ha ucciso Italo D'Elisa, il ragazzo che mesi prima aveva investito la moglie di Di Lello, provocandone la morte. La richiesta della condanna al carcere a vita è stata formulata dal procuratore capo di Vasto Giampiero Di Florio, dopo ore di requisitoria nella Corte d'Assise di Lanciano. Il fornaio, 34enne originario di Vasto lo scorso 1° febbraio scorso uccise con alcuni colpi di pistola il 22enne D'Elisa, mentre usciva da un bar non lontano dal luogo dell'incidente in cui aveva perso la vita la moglie dell'omicida, Roberta Smargiassi.

Il ragazzo aveva investito la donna, che viaggiava sul suo scooter, perché non si era fermato al semaforo rosso, ma non era stato giudicato né ancora sanzionato quando Di Lello ha deciso di farsi giustizia da solo.

La provocazione invisibile

Di Lello asserisce che si sarebbe recato al bar per parlare con il ragazzo e chiedergli delle scuse mai ricevute e che avrebbe sparato solo dopo una provocazione da parte del D'Elisa. Il giudice ha visionato i filmati in possesso delle autorità in cui si vedono i due uomini pochi minuti prima del delitto ripresi da una telecamera situata davanti al bar, il Drink Water. La linea della difesa insiste nel ritenere il gesto di Di Lello una risposta alla provocazione mentre l'accusa ha dimostrato con i video che i due non si sono neanche parlati.

Fabio Di Lello avrebbe visto il ragazzo e sarebbe tornato nella sua auto a prendere l'arma, una calibro 9, per poi uccidere il 22enne D'Elisa con 4 colpi, di cui 3 letali. ora tocca di nuovo alla difesa cercare di ammortizzare la pesante richiesta del pubblico ministero cercando di ottenere una pena inferiore.

Un omicidio ragionato?

Il fornaio aveva pensato da tempo di vendicarsi come si ipotizzò un mese fa dopo aver visionato i suoi post sui social. L'idea della vendetta premeditata prese piede anche per il gesto dell'uomo, che subito dopo l'assassinio si recò al cimitero a depositare come un ultimo omaggio, l'arma del delitto sulla tomba della moglie, e poi si costituì e fu accusato di omicidio.