Il capitolo sulla morte del famoso musicista George Michael è definitivamente chiuso: l'autopsia ha confermato la morte per cause naturali. Il cantante inglese, di origini greche, era morto lo scorso Natale all'età di 53 anni ed era stato trovato morto dal suo compagno, il parrucchiere dei divi Fadi Fawaz . La sua morte aveva destato parecchie perplessità, anche per il modo in cui è avvenuta: sembrava improbabile che una persona famosa ed amata come lui potesse morire da solo la notte di Natale.
Il medico legale che ha effettuato l'autopsia è Darren Salter dell’Oxfordshire, che dopo aver analizzato il crpo ha confermato le cause naturali della morte.
La patologia che ha portato al decesso l'artista è una cardiomiopatia dilatativa con miocardite e steatosi epatica: una volta appurata l'autopsia è stata interrotta perchè era evidente il motivo del decesso. Il coroner ha spiegato che la miocardite è una malattia infiammatoria del cuore, spesso letale, mentre la cardiomiopatia dilatativa è un’altra patologia relativa al muscolo cardiaco; la steatosi epatica invece è una patologia che interessa il fegato, che si ingrossa a causa dell'accumulo esagerato di grasso. Non ci saranno nuovi aggiornamenti e la famiglia chiede ai media e al pubblico il rispetto della propria privacy».
I dubbi svaniscono?
Subito dopo la sua morte le autorità avevano sollevato dei dubbi definendola inspiegabile e un primo esame del corpo non aveva fornito risposte esaurienti.
La successiva autopsia, ad opera del coroner Salter, ha ora messo la parola fine a tutte le ipotesi che si erano sollevate nel frattempo.
I fans non saranno comunque sollevati dall'apprendere l'esito delle indagini: sapere che il loro idolo è morto in completa solitudine lascerà sempre l'amaro in bocca a chi, con la sua musica, è riuscito a sognare.
La malattia di George
La patologia di cui è morto il noto cantante, la cardiomiopatia dilatativa, si ha quando il cuore subisce una dilatazione ventricolare e la compromissione della funzione sistolica. L'organo quindi non riesce più a pompare la quantità di sangue necessaria e possono sopravvenire dei fenomeni ischemici. La steatosi epatica si ha quando il fegato accumula grasso sotto forma di trigliceridi, all'interno degli epatociti, le cellule che lo compongono. La steatosi può portare dalla semplice infiammazione fino alla cirrosi e alla conseguente insufficienza epatica.