Ha solo 19 anni, ma il suo sogno è già diventato più che realtà. Isabella Springmuhl, ragazza con sindrome di Down del Guatemala, ha conquistato l’alta Moda Romana e Londinese con il suo marchio “down to Xjabelle”, collezione ispirata interamente all’antica cultura Maya di cui è letteralmente innamorata.

I suoi abiti colorati, fatti a mano e disegnati con il cuore, assicura, sono studiati nei minimi particolari, al fine di venire incontro anche alle caratteristiche fisiche delle persone con sindrome di Down. “Per noi,-dichiara- ci sono sempre abiti che non calzano perfettamente.

Troppo larghi, troppo lunghi, banali. Ho voluto creare vestiti su misura, allegri e pieni di gioia”.

Una figlia d'arte

Isabella è figlia d’arte. La sua nonna possedeva un piccolo atelier a conduzione familiare, e qui, sin da piccolissima, si è tuffata tra sete e tessuti, costruendo pian piano, segretamente, il suo piccolo grande progetto, rubando ogni particolare e segreto del mestiere. Un progetto che, tenacemente, ha difeso e portato avanti anche quando, finite le scuole superiori, è stata rifiutata dall’Università di moda alla quale si era iscritta. Motivazione: la sua ”condizione”.

Una “condizione" - così come definita dall’ istituto - che non ha mai costituito un problema e che l’ha portata a solcare come stilista, con la sua sola forza e bravura, le passerelle della prestigiosa Fashion Week di Roma e Londra, assicurandole anche un posto nella agognata lista delle donne dell’anno, targata BBC, e una copertina d’eccezione su Look Magazine.

Una promessa del mercato internazionale

La sua collezione ha conquistato il mercato internazionale facendo di lei una delle giovani e promettenti promesse dell’alta moda. Da autodidatta a stella nascente, questa storia ha come protagonista la forza e la tenacia di Isabella che grida al mondo un messaggio che non accetta resa, invitando a proseguire dritto per la propria strada, nonostante i no, le difficoltà, le diffidenze e i pregiudizi e rivendicando il diritto ad avere un’opportunità, senza nessun tipo di “condizione”.