Ad Aligarh ,nell'India settentrionale, una ragazza, da tempo malata, è stata cremata perchè si riteneva fosse morta mentre poi si è scoperto che la cremazione è avvenuta quando era ancora viva. Rachna Sisodia, è questo il nome della donna, soffriva di un'infezione polmonare ed era stata ricoverata in ospedale, come testimoniato dal giornale 'Times of India'. I medici l'hanno dichiarata morta per cui i familiari si sono impegnati ad organizzare le esequie e la cremazione su una pira.Il fuoco è stato appiccato proprio dal marito della donna che l'aveva sposata da poco.
Durante l'operazione, qualcuno ha notato dei movimenti del corpo di Rachna che è stata estratta prontamente dalle fiamme.
Bruciata viva, muore per asfissia
La ragazza è stata ricondotta in ospedale dove un'equipe di medici, diversi da quelli che ne avevano dichiarato la morte, ha sottoposto il corpo ad autopsia, scoprendo che Rachna era ancora viva quando è stata collocata sul fuoco e che è morta proprio a causa delle esalazioni per asfissia e bruciature sul 70% del corpo. La polizia ha dunque aperto un'inchiesta per capire come sia possibile che due referti medici siano così diversi tra loro. Alcuni hanno additato il marito al quale sono state ricondotte alcune sparizioni di donne, per le quali le indagini non hanno dimostrato un suo diretto coinvolgimento.
Questa vicenda non è rimasta isolata in India, infatti si è verificato un altro episodio che ha visto un ragazzo svegliarsi durante il proprio funerale e correre a casa tra file di parenti disperati per la sua morte. Si tratta di una vicenda che non può che suscitare scalpore, proprio come quella di Rachna che sarà sempre ricordata come la donna cremata viva.
Si tratta di notizie così inverosimili che i più scettici potrebbero dubitare della loro veridicità, ma la stampa indiana e quella britannica le hanno confermate, dando molto risalto a tali vicende. Se volete essere sempre aggiornati su notizie di cronaca come questa, cliccate sul tasto 'segui' posto in alto.