“L’Anpi è fuori dalla storia e non rappresenta più i veri partigiani”. A leggere le parole scritte nel comunicato stampa postato su Facebook dalla presidente della Comunità Ebraica di Roma, Ruth Dureghello, in occasione delle celebrazioni del 25 aprile, sembra di trovarsi di fronte a un déjà vu. Solo pochi mesi fa, infatti, prima del referendum costituzionale del 4 dicembre, anche Maria Elena Boschi (allora ministro di Renzi e oggi sottosegretario alla presidenza del Consiglio di Gentiloni) si rivolse con parole dure verso l’Associazione dei Partigiani.

“Molti partigiani, quelli veri che hanno combattuto - disse - e non quelli venuti dopo, voteranno Si alla riforma costituzionale”. Previsione poi rivelatasi un buco nell’acqua.

Fatto sta che la Dureghello ha annunciato ufficialmente che il 72° anniversario della festa della Liberazione gli Ebrei romani lo trascorreranno a via Balbo, all’Oratorio di Castro, nel quartiere Monti, antica sede della Brigata Ebraica, e non parteciperanno alla tradizionale manifestazione organizzata dall’Anpi, che prenderà il via da piazza dei Caduti della Montagnola per concludersi a Porta San Paolo, due luoghi simbolo della resistenza al nazi-fascismo. Motivo della defezione, la presenza nel corteo, come avviene da anni, di alcune sigle filopalestinesi.

Il Pd romano e nazionale, per bocca di Matteo Orfini ed Emanuele Fiano, si schiera senza dubbio dalla parte degli ebrei. Mentre il sindaco di Roma, Virginia Raggi, dovrebbe partecipare salomonicamente ad entrambe le iniziative.

Guerra di post su Facebook tra Anpi e Comunità Ebraica

Scrive la Dureghello in un comunicato postato anche sulla pagina Facebook della Comunità Ebraica di Roma, che gli ebrei romani, insieme all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, ricorderà il 25 aprile e la Liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo di fronte alla storica sede della Brigata Ebraica, situata nel rione romano di Monti, lì dove sorge anche la seconda sinagoga della Capitale.

Gli israeliti protestano contro la “scelta dell’Anpi Roma di cancellare la storia e far sfilare gli eredi del Gran Mufti di Gerusalemme che si alleò con Hitler”. La Dureghello, come detto, accusa l’associazione di ex combattenti di essere “fuori dalla storia” e di non rappresentare più “i veri partigiani”.

L’Anpi, almeno per il momento, non risponde al duro attacco.

Ma, già da dieci giorni, il Comitato Provinciale di Roma ha pubblicato sul suo profilo Facebook la locandina della manifestazione. “Con i Partigiani per l’applicazione della Costituzione nata dalla Resistenza”, recita lo slogan che sormonta una foto degli anni ’40 in bianco e rosso che ritrae un gruppo di giovani donne con la stella rossa a cinque punte appuntata sul petto. Nonostante la dura presa di posizione degli ebrei romani, il segretario dell'Anpi di Roma, Fabrizio De Sanctis, conferma la volontà di non escludere i palestinesi dal corteo e, circa la presenza di altre forze politiche il 25 aprile in piazza, comunica che “ufficialmente il M5S non aderisce al momento al corteo”, ma spera di essere smentito.