I rappresentanti del Movimento 5 Stelle hanno deciso di render pubblici i dieci punti caldi da loro perseguiti per quel che concerne le tematiche di politica estera. Il tutto in una conferenza stampa convocata a Montecitorio. Quanto detto è stato il frutto di quanto espresso dal voto dei 23mila iscritti. Chiaramente è stato un tentativo volto a dar conto di una maturità ormai presumibilmente acquisita come partito politico vero e proprio, in grado di andare al governo e di gestire un Paese tanto in difficoltà qual è l'Italia. E, soprattutto, capace di elaborare una propria linea programmatica chiara in un contesto di tensione internazionale che non si viveva da tempo.

In attesa della risoluzione della vicenda relativa all'espulsione dei parlamentari siciliani, con la deputata Claudia Mannino che ancora resiste all'interno del Gruppo Parlamentare, il Movimento di Grillo ha ritenuto che fosse giunto il momento opportuno per dare un segnale di crescita, necessario più che mai.

La politica estera targata M5S

Diversi sono stati i temi toccati durante la conferenza stampa sopracitata. In particolare, dopo l'incontro di Ivrea (giornata organizzata in memoria del fondatore del Movimento, Gianroberto Casaleggio), il Movimento si è premurato di ribadire attraverso i canali di comunicazione la sua visione rispetto alle diverse tematiche che stanno investendo la nostra quotidianità; un approccio che, almeno apparentemente, vuol esser ben lontano dal sembrare un'accozzaglia di idee buttate lì così, senza arte né parte.

Quali i contenuti del messaggio a 5 Stelle? Sinteticamente, è stata manifestata una presa di distanza sia da Trump che da Putin, come anche dalla Nato, almeno finché questa non verrà rimodellata sulla base delle contingenze geopolitiche più attuali. La difesa della sovranità italiana a dispetto di una visione europeista è stata ribadita con forza, come anche l'importanza della multilateralità.

Non si sono però dichiarati euroscettici, in quanto la ricerca di alternative rispetto alla situazione attuale per quel che riguarda la permanenza nell'Eurozona non sarebbe sinonimo di scetticismo a loro dire, ma "atteggiamento responsabile". Le questioni economiche, comunque, sembrano esser state quelle che hanno suscitato più passione negli iscritti che si sono espressi in relazione ai 10 punti.

Contestati fortemente i trattati internazionali CETA e TTIP, come anche le politiche incentrate sull'austerità.

L'intervista a Grillo

Interessante poi l'intervista concessa dal leader del movimento 5 stelle al quotidiano cattolico Avvenire. Beppe Grillo ha attaccato frontalmente il personalismo di Renzi e rilanciato la questione del reddito di cittadinanza, considerato una necessità più che un'opzione. Il comico genovese ha poi sentenziato di come sia in atto una sospensione della democrazia in Italia, definendo inoltre l'Europa come una "nave di folli". Insomma, come spesso gli capita, ne ha avute un po' per tutti.