I camion della morte colpiscono ancora. Intorno alle 15 il terrore è piombato lungo le strade di Stoccolma. Un mezzo pesante ha travolto la folla nel cuore della capitale svedese prima di arrestare la corsa contro un centro commerciale. Secondo le prime informazioni diffuse dai media svedesi sarebbero almeno quattro i morti ma il bilancio è in fase di costante aggiornamento. Da rilevare che il tir con il quale è stato portato l'attacco era stato rubato in un birrificio. Sul posto sono giunti immediatamente i soccorsi per aiutare i numerosi feriti (12 il bilancio temporaneo).

Il primo ministro svedese Stefan Lofven ha parlato di attentato terroristico: 'le modalità con le quali è stato portato l'attacco lasciano pochi dubbi in merito'. Fonti giornalistiche svedesi hanno parlato di una sparatoria in un'altra zona della città (Hotorget). Secondo alcuni testimoni l'attentatore indossava un passamontagna.

Arrestato padre di quattro figli: 'Guidava il tir'

Le autorità scandinave hanno ordinato l'immediata chiusura del Parlamento e della metropolitana. Successivamente le forze dell'ordine svedesi hanno comunicato l'arresto di un uomo. Il fermo è avvenuto a nord di Stoccolma. In seguito è stato riferito che l'individuo è originario dell'Uzbekistan. Sul profilo personale di Facebook ci sono alcuni video inneggianti la propaganda terroristica.

Numerosi i like su immagini di guerra e di attentati. Secondo le prime indiscrezioni l'uomo ha quattro figli e lavora nel mondo delle costruzioni. Si presume che l'uomo fermato sia il complice dell'attentatore visto che indossava gli stessi abiti della foto segnaletica diffusa nelle ore successive all'attentato. Probabilmente il trentanovenne ha fatto un sopralluogo in zona prima dell'arrivo del mezzo pesante.

Al momento del fermo il cittadino dell'est era nascosto tra i pendolari. Nel frattempo le forze di polizia hanno perquisito nella notte tra venerdì e sabato alcuni appartamenti di Stoccolma. Le forze dell'ordine hanno aggiornato la situazione in conferenza stampa: 'Tutti gli indizi a nostra disposizione ci fanno pensare che l'uomo fermato era alla guida del camion'.

La polizia svedese non ha escluso il coinvolgimento di altre persone.

Il terrore degli italiani a Stoccolma

Il sessantaseienne Leander Nordling ha raccontato che era in piedi presso il reparto profumeria a Åhléns quando ha udito il forte scoppio: 'Sembrava una bomba, poi ho visto un fumo denso uscire dall'ingresso principale del centro commerciale'. L'uomo ha rivelato di essersi rifugiato in un deposito all'interno del negozio. 'Un edificiio è stato evacuato in via Klarabergsgatan'. Un altro uomo ha raccontato ad Aftonbladet di aver visto il camion travolgere una donna. Diversi gli italiani che vivono a Stoccolma. Il giovane Matteo è intervenuto nel corso di Pomeriggio 5: 'Abito di fronte alla stazione, i treni sono stati bloccati.

Ci hanno consigliato di non uscire di casa'. Nel centro commerciale c'è un ristorante italiano: 'Lavorano diversi amici, si sono rifugiati in un bunker e stanno bene'. Un'altra giovane (Maria) ha raccontato gli istanti di terrore vissute dopo l'attentato: 'Lavoro vicino al luogo dove è accaduto l'attentato. Ho visto persone che correvano e ci hanno soltanto detto di allontanarci velocemente'. La donna ha precisato di essere rimasta bloccata un'ora e mezza alla stazione: 'Non posso tornare a casa ed ora mi sono fermata in un caffè. Sono stata davvero male, c'era gente che piangeva'. Terrorizzata Alessandra Negri: 'Sono rimasta bloccata in un negozio per tre ore. Ci sono state varie sparatorie e tanto panico'.

La giovane italiana aveva scelto di vivere a Stoccolma 'perché è una città tranquilla'. Nelle ore successive è emersa una fitta collaborazione Svezia e Italia per acquisire informazioni sull'attentatore. Non è stato escluso che l'attentatore sia partito dall'Italia. La Farnesina sarebbe al lavoro per verificare il coinvolgimento di italiani nell'operazione terroristica.