Ha vissuto momenti non certo piacevoli una volontaria 23enne della Croce Rossa Italiana, in servizio presso il campo di accoglienza di via Regina Teodolinda, a Como. Le avances di un migrante ventenne, di origini libiche, si erano fatte sempre più insistenti, finché dalle parole era passato ai fatti. L'uomo avrebbe tentato di violentare la volontaria, nonostante questa, in precedenza, gli avesse detto di non palpeggiarla. Niente. Lui ha insistito, assumendo un comportamento che ha oltrepassato i limiti della decenza. Le molestie sarebbero avvenute proprio nel campo di accoglienza, in presenza di altri migranti che sono corsi in aiuto della donna.

Mai avvenuto un episodio simile nel campo aperto oltre sei mesi fa

Una condotta inaccettabile quella del migrante libico che soggiornava in un campo di accoglienza di Como. L'immigrato si era probabilmente invaghito della volontaria della Croce Rossa ed aveva cercato di violentarla. Per l'uomo sono scattate le manette. I poliziotti, sempre presenti nel campo di accoglienza, sono subito intervenuti. Tra domani e sabato si svolgerà l'interrogatorio per la convalida dell'arresto. Il gip deciderà anche se sottoporre il ventenne a possibili misure cautelari, giudicato anche il suo stato. Dal momento dell'apertura del centro immigrati, oltre sei mesi fa, non si era mai verificato un episodio simile.

Alcuni migranti erano stati arrestati ma non per reati contro la persona. Le manette erano scattate per reati contro il patrimonio e furti. Alla volontaria di Como, nonostante tutto, è andata bene perché quel migrante avrebbe potuto violentarla da un momento all'altro.

Polizia chiamata da altri operatori del centro

Un altro caso di molestie in un campo di accoglienza italiano.

Un ventenne è stato arrestato dopo aver molestato una volontaria. Un episodio simile è accaduto qualche mese fa nel centro accoglienza di Varcaturo, nel Napoletano. Un 25enne nigeriano si era introdotto nell'ufficio di un'operatrice 62enne e l'aveva violentata. Ad accorgersi di tutto, chiamando subito i carabinieri, era stata una collega della vittima.

Per l'immigrato, che fino ad allora non aveva mai compiuto azioni strane o preoccupanti, erano scattate subito le manette. Intanto il migrante che ha cercato di stuprare la 23enne, attualmente rinchiuso nel carcere del Bassone, deve rispondere di violenza sessuale. Secondo le ultime informazioni, sarebbero stati altri operatori del campo di accoglienza a chiamare la Polizia.