La commissione Difesa del Senato ha decretato all'unanimità lo stop alla gestione dei corridori umanitari da parte delle organizzazioni non governative(ong)in Italia.
Come riportato in un articolo pubblicato sull'edizione online del "Fatto Quotidiano" le linee guida adoperate dal Senato richiedono anche e sopratutto maggiori controlli e si basano sull'affidamento alla Guardia Costiera della gestione dei salvataggi e dello stesso coordinamento dei corridori umanitari.
La decisione presa dalla Commissione Difesa del Senato è stata illustrata e spiegata dallo stesso presidente della Commissione Nicola Latorre.
'Non si può consentire la creazione dei corridoi umanitari da parte delle ONG'
La decisione assunta in seno al Senato sancisce il divieto della creazione di corridori umanitari da parte delle ONG e la loro autonoma gestione.
Inoltre,la presenza in mare delle stesse organizzazioni non governative deve essere resa nota e coordinata dalla Guardia Costiera italiana.
La questione delle ONG e le accuse di contatti con gli scafisti
La decisione del Senato nasce in un clima politico di sospetto e ostilità nei confronti delle stesse ONG,clima politico nato dopo le accuse di Frontex e le indagini del pm Carmelo Zuccaro.
In linea di massima, non si tratta di una contestazione alle ONG in quanto tali ma si parla di critiche e sospetti su alcuni aspetti poco chiari della gestione degli sbarchi che alcune organizzazioni non governative stanno e starebbero facendo.
Nelle ultime settimane si è parlato di ipotetici collegamenti tra alcune ONG e gli scafisti e anche se sino ad ora non vi sono prove che dimostrino in modo sufficiente queste ipotetiche collusioni, è stato appurato che vi sono stati alcuni sospetti contatti tra alcuni membri di organizzazioni non governative e presunti trafficanti di uomini, perlomeno a Trapani.
La questione è certamente molto complicata e si rischia di fare di tutta l'erba un fascio, tenendo comunque conto che la maggior parte delle persone che lavoravano per le ONG sono persone perbene che decidono di sacrificare la propria vita per salvare vite altrui.
Detto questo,si può comunque sostenere che bisogna liberamente indagare su alcuni ipotetici e sospetti lati oscuri della vicenda per appurare la verità e senza eccessivo contrasto di stampo politico e ideologico, come sembra vi sia stato nei confronti di Zuccaro e di altri che hanno parlato di queste tematiche.