cagliari e tutti i sardi sono il popolo di Sant'Efisio. Il primo maggio per la trecentosessantunesima volta si rinnova la tradizione che vede il Santo Guerriero sfilare per le vie della città. Il suo viaggio ha inizio nella Chiesetta di Stampace sita nel centro storico della città sarda e termina a Nora, luogo in cui avvenne il martirio del santo.
Cagliari cosparsa di petali di rose bianche e rosse
Le vie di Cagliari in cui sfila la statua del Santo ed il corteo dei comuni e delle associazioni partecipanti, sono diventate un tappeto colorato e profumato di petali di rosa.
La ramadura, cosi viene chiamata questa pratica, è segno di rispetto e devozione nei confronti del Santo Guerriero, conosciuto come 'Su protettori Poderosu'.
La devozione della gente a Sant'Efisio ha origine nel 1700 a seguito alla credenza che il santo salvò il popolo sardo dalla peste e da allora la tradizione non ha mai smesso di rinnovarsi.
La storia narra che Cagliari in quel periodo fu colta da questa terribile epidemia mortale che decimava la popolazione. Si chiese protezione ed aiuto a Sant'Efisio, un martire decapitato a Nora nel trecentotre d.C. Il santo esaudì le preghiere dei sardi inviando una pioggia fortissima che ripulì totalmente la città, debellando la peste.
Neppure le guerre hanno interrotto la processione
La gratitudine dei cagliaritani fu così grande che da allora niente e nessuno è mai riuscito ad interrompere il compiersi del rito annuale. Il Santo ha sempre visto onorare la promessa fattagli in cambio della grande grazia ottenuta. Neanche le guerre che si sono succedute nei secoli hanno potuto impedire che potesse svolgersi una processione sontuosa ed interminabile come quella promessagli.
Il corteo viene seguito da tutti i sardi con commozione e devozione. Il cocchio che porta il simulacro, passa per le strade principali, accompagnato da centinaia di migliaia di persone e dal suono delle navi attraccate nel porto della città capoluogo di regione.
Come ogni anno si procece con l'investitura di un alter nos che rappresenta il Comune e a seguire ha inizio il corteo che vede sfilare le traccas con i buoi, le rappresentanze dei centoventi comuni che ognuno col proprio abito, sfila in costume sardo.
Intorno alle 12, i miliziani a cavallo e l'alter nos danno l'inizio ufficiale della processione. Si contano oltre 3000 fedeli partecipanti che da dietro le transenne cercano di scorgere il passaggio del cocchio, lungo tutto il tragitto che il Santo svolgerà all'interno della città. L'ultima tappa cagliaritana prima della partenza per Nora, sono le tribune site in via Roma dove le autorità sono presenti per ringraziare Sant'Efisio. Il Santo Guerriero giungerà a Nora in tarda serata per fare rientro a Cagliari il 4 maggio notte accompagnato da centinaia di figuranti in costume a piedi e a cavallo.