È riapparso in video Sergio Zanotti, il 56enne imprenditore bresciano che scomparve ad aprile del 2016, probabilmente rapito in Siria da gruppi legati ad al Qaida. In quest’ultimo filmato che è stato recentemente caricato su Youtube da un utente identificato come Abu Jihad, Zanotti compare in ginocchio, in una stanza anonima con due uomini in abiti scuri armati di mitragliatori alle sue spalle. Qui di seguito il video con le parole di Zanotti:
Non si tratta della prima apparizione di Zanotti in video, l’imprenditore era infatti comparso per la prima volta in un filmato caricato lo scorso novembre.
La clip era stata inizialmente pubblicata da News-Front, un portale filo-russo ucraino. In quei pochi secondi di video, in cui Zanotti si trovava in ginocchio in un campo di olivi con dietro un uomo armato di mitra, l'imprenditore confermava di essere loro ostaggio già da sette mesi e richiedeva l'intervento del governo italiano per aver salva la vita. Risale invece allo scorso marzo la pubblicazione sui social network di un messaggio firmato con lo stesso nome dell’utente che nelle scorse ore ha caricato il video su Youtube: "Abu Jihad". Il contenuto del messaggio che accompagnava le foto dell’imprenditore bresciano e del suo passaporto ribadiva: "Se il Governo italiano non risponde alle nostre richieste lo uccidiamo entro tre giorni".
La scomparsa dell’uomo era stata denunciata dall’ex moglie alla Procura di Roma già nell’aprile del 2016, quando e si era recato in Turchia, al confine con la Siria. Zenotti sarebbe dovuto rientrare in Italia il 17 aprile 2016 e invece di lui non si erano avute più notizie. Il 56enne, dopo essere stato nei territori controllati dal regime di Assad, potrebbe essersi recato in zone controllate dai ribelli, il tutto però risulterebbe ancora avvolto da un alone di mistero.
Non sono infatti chiari i motivi per cui l'uomo sia improvvisamente partito alla volta della Turchia in una località a poca distanza dal confine con la Siria. Neanche gli amici sarebbero stati in grado di spiegare le ragioni di questo suo viaggio all’estero. Oltre a ciò non si sa neppure quando e dove sia avvenuto il sequestro.
Di Zenotti si sa però che è un ex imprenditore la cui impresa edile è stata dichiarata fallita, in passato era anche stato condannato a un periodo di detenzione per evasione fiscale.
Se poi consideriamo che nonostante le autorità italiane sapessero della scomparsa dell’uomo da diversi mesi, non ci sia stata nessuna comunicazione pubblica sul caso né da parte della Farnesina, né da parte della famiglia, allora il mistero si infittisce. Questo lungo silenzio ha posto ulteriori domande sul perché della presenza di Zanotti in Siria. Si trovava lì di sua iniziativa, o se vi si era recato su incarico di qualche azienda italiana? Si attendono ulteriori sviluppi della faccenda.