Il Regno Unito piomba nuovamente nel terrore. A distanza di dodici giorni dall'attentato di Manchester un nuovo attacco si è verificato a Londra. Erano da poco passate le 23 (ora italiana) quando un pulmino bianco ha seminato il panico in London Bridge. Secondo quanto riportato dai media inglesi la vettura multipla è piombata sui passanti a velocità sostenuta. Almeno sei le persone che sono state investite dal folle autista. Dal van sarebbero scese tre persone che si sarebbero resi protagonisti di accoltellamenti in serie. In molti sarebbero stati colpiti alla gola dai fuggitivi.

Il Daily Mail ha riferito che l'atto terroristico avrebbe causato almeno 7 morti e venti feriti. Il bilancio è in costante aggiornamento con gli uomini Scotland Yard impegnati nella cattura dei terroristi. Un'ora dopo l'assalto del pulmino le forze dell'ordine hanno arrestato uno dei sospetti coinvolti nell'attentato. Gli agenti hanno provveduto a mettere in sicurezza la zona e ad allontanare i numerosi giovani che speravano di vivere un sabato sera di relax nei locali della movida londinese.

Colpi d'arma da fuoco a Vauxhall

In seguito è stato precisato che l'assalto con i coltelli sarebbe avvenuto a Borough Market. Numerosi colpi d'arma da fuoco sarebbero stati esplosi a Vauxhall. Per agevolare l'intervento di polizia e soccorritori è stato dato ordine ai locali di chiudere immediatamente.

Gli avventori del pub hanno vissuto momenti di terrore. 'Ero con altri amici quando è entrata una donna insanguinata che ci ha chiesto aiuto'. L'uomo ha riferito che l'arrivo della polizia è stato quasi immediato. 'Ci hanno riferito di allontanarci immediatamente dalla zona'. Bloccati anche gli accessi alla metropolitana. Da rilevare che Scotland Yard ha invitato, via Twitter, tutte le persone che si trovavano in zona a scappare ed a trovare un riparo sicuro.

'Mantenetevi calmi ma vigili'.

'Lo facciamo per Allah'

Alcune testimonianze avrebbero riferito che gli attentatori avrebbero urlato più volte: 'Lo facciamo per Allah'. Contrastanti le voci sul destino degli assalitori. Numerosi quotidiani inglesi hanno riferito del decesso di due uomini del comando di morte. Tra i testimoni oculari della drammatica notte anche diversi italiani emigrati in Inghilterra per motivi di lavoro.

Londra era finita nel mirino dell'Isis lo scorso 5 marzo quando un uomo travolse i passanti sui marciapiedi del ponte Westminster prima di accoltellare a morte un poliziotto. L'attentatore fu bloccato e ucciso dagli uomini di Scotland Yard.