Le sanzioni che hanno visto la Cina sulla stessa linea di Washington non hanno avuto gli effetti sperati. Esito prevedibile, conoscendo i comportamenti del leader della Corea del Nord, Kim Jong-un, che dopo le durissime sanzioni dell'Onu non abbassa di un capello i toni e, anzi, rilancia come nel suo stile.

La posizione di Pyongyang verso le sanzioni Onu

A quanto pare, l'inasprimento delle sanzioni da parte dell'Onu ha avuto la stessa forza di una leggera brezza di vento per Kim Jong-un. Pertanto, come da programma, lo sviluppo dei test nucleari sembra essere il primo punto fissato nel calendario dal dittatore nordcoreano, sempre più propenso a "intensificare le manovre militari" per prepararsi all'eventuale conflitto con gli Usa.

La Corea del nord, dichiara infatti il portavoce del Ministro degli Esteri di Pyongyang, "respinge totalmente la risoluzione del consiglio di sicurezza dell'Onu in merito ai provvedimenti che sanzionano i test missilistici voluti da Kim Jong-un e, senza indugio, continua lo sviluppo di armi nucleari".

Lo "sforzo vano" di Onu, Cina e Usa

Da questo punto di vista, gli sforzi di Cina e Usa al fine di indurre la Corea del Nord ad un dialogo diplomatico, sembra siano serviti a ben poco. Il regime comunista nordcoreano non si piega e, anzi, rifila un'ipotesi complottistica che nessuno si aspettava, specificando uno dei motivi per cui Pyongyang non intenda affatto accettare i provvedimenti dell'Onu. Dietro le sanzioni decise dalle Nazioni Unite, infatti, ci sarebbe "la regia astuta di Usa e Cina", interessati entrambi al dominio sul Pacifico.

Pertanto, ha dichiarato il ministro nordcoreano, "qualunque siano le sanzioni e qualunque sia la pressione degli Usa, Pyongyang non devierà dal suo percorso di sviluppo delle armi nucleari che abbiamo scelto per proteggere la sovranità del nostro Paese e il suo diritto di esistere".

Pyongyang sempre più verso lo scontro con Usa

L'intensificazione del programma nucleare che non era affatto passata inosservata neanche dal numero uno del Pentagono, James Mattis, lo scorso 31 maggio, nel suo viaggio alla volta dei Paesi asiatici. In quell'occasione, lo stesso Mattis ha rilasciato dichiarazioni piuttosto chiare in merito, soprattutto riguardo "gli sforzi compiuti dalla Corea del Nord per intensificare notevolmente il suo programma di sviluppo nucleare a fronte di un conflitto imminente".

Il segretario della Difesa del governo Usa ha infatti dichiarato che "sono ormai noti a tutti gli sforzi della Corea del nord per sviluppare armi nucleari", ma che "le autorità nordcoreane ne hanno aumentato considerevolmente la produzione proprio in quest'ultimo periodo".