Seconda condanna in pochi giorni per l'ex direttore del TG4 emilio fede. La sesta sezione penale del Tribunale di Milano, presieduta dal giuidice Alberto Carboni, ha condannato il giornalista di origini siciliane a due anni e tre mesi di reclusione per tentata estorsione. L'accusa, rappresentata dal Pubblico Ministero Silvia Perrucci, aveva richiesto quattro anni e nove mesi.

La linea difensiva tenuta dall'avvocato difensore Raffaella Mario mirava all'assoluzione per non aver commesso il fatto, poiché -secondo la legale- "non ci fu neanche l'ombra del ricatto, ma solo espressioni ingiuriose che manifestavano la sua rabbia nei confronti di Mauro Crippa.

Ma in quella condotta non ci fu nulla di minaccioso o di violento".

I fotomontaggi per ricattare Confalonieri, Crippa e Berlusconi

Da quanto emerso nel corso del dibattimento, Fede avrebbe incaricato tre persone, tra cui il suo ex personal trainer, Gaetano Ferri, di realizzare fotomontaggi compromettenti che ritraessero il Presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, e il direttore dell'informazione dell'azienda di Cologno Monzese, Mauro Crippa, oltre a Silvio berlusconi. Secondo l'accusa, lo scopo di Fede sarebbe stato quello di ottenere un contratto di collaborazione più vantaggioso per sé da parte dell'azienda, che prevedesse una durata triennale ed una buona uscita di 820 mila euro.

Per i medesimi fatti contestati, il giornalista dovrà risarcire a Mauro Crippa 20 mila euro, mentre dovrà liquidare a Mauro Ferri 2 mila euro: quest'ultimo accusava Fede di violenza privata (derubricata dal giudice, in corso di dibattimento, all'accusa di minacce) e si è costituito parte civile nel corso del processo.

I precedenti di Fede in tribunale

Lo scorso 13 giugno Fede era stato condannato, sempre dal Tribunale di Milano, a tre anni e sei mesi di reclusione per concorso in bancarotta fraudolenta. Il processo aveva per oggetto il fallimento - avvenuto nel 2010 con un passivo accertato di 19 milioni di euro - della LM Management, l'agenzia di spettacolo attraverso la quale Lele Mora gestiva i contratti di molti VIP, fra cui Simona Ventura, Maria Teresa Ruta, Alda D'Eusanio ed il compianto Alberto Castagna, oltre a molti altri.

I legali di Fede, gli avvocati Maurizio Paniz ed Alessandra Guarini, hanno già preannunciato appello contro entrambe le condanne, arrivate, a loro detta, "malgrado le prove palesi dell'innocenza di Fede".

Nel processo erano parti offese Rti-Mediaset e Confalonieri con il legale Lucio Lucia.