Quanti politici e personaggi di spicco della vita pubblica italiana possono ancora usufruire della scorta? E quanti di questi servizi di scorta sono inutili o esagerati rispetto al reale pericolo? A riaprire i dubbi dell’opinione pubblica sulla questione scorte è stata la notizia, data ieri, 20 luglio, dal quotidiano Il Tempo, della vacanza sulle Dolomiti con aereo di Stato e 5 uomini di scorta del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano. Tutto legale e consentito dalle norme vigenti, per carità. Ma in tempi di vacche magre l’opinione pubblica anti-casta potrebbe essere abbastanza suscettibile.

Napolitano sulle Dolomiti

Come riporta il quotidiano romano, l’ex inquilino del Quirinale si è recato in vacanza in località Sesto Pusteria, scendendo all’hotel 4 stelle superior ‘Bad Moos’. Viaggio dall’aeroporto romano di Ciampino compiuto a bordo di un trireattore ‘Falcon 900’ appartenente al trentunesimo stormo dell’Aereonautica Militare Italiana. Insieme al presidente emerito anche 5 uomini in servizio di scorta. Nessun favoritismo comunque. Tutto consentito dall’art.4 del decreto legge n.98 del 2011. Ma vediamo chi sono gli altri vip a cui è concessa la scorta.

Da Alfano a Boschi, tutti i personaggi sotto scorta

La lista dei personaggi pubblici italiani con la scorta è ovviamente lunghissima.

Di seguito un elenco solo parziale dei nomi più significativi, senza tenere conto della reale necessità della scorta per ognuna delle persone citate. Apriamo con il ministro degli Esteri Angelino Alfano, da anni dotato di protezione visti i ruoli istituzionali ricoperti. Seguono i giornalisti Lirio Abbate, Maurizio Belpietro e Magdi Allam.

Poi, i sindacalisti o ex Luigi Angeletti e Carmelo Barbagallo. Ovviamente c’è Silvio Berlusconi, insieme al meno scontato Pier Luigi Bersani. Chiudono la lettera B tre donne: Rosy Bindy, Laura Boldrini e Maria Elena Boschi.

Da Calabresi a Kyenge

Aprono la lettera C altri due rappresentanti della carta stampata: Mario Calabresi e Rosaria Capacchione.

Scortata anche la numero uno Cgil Susanna Camusso. A sorpresa, ci sono anche il renziano Ernesto Carbone, Fabrizio Cicchitto, Khalid Chaouki e Lorenzo Cesa. Protezione prevista anche per il presidente di Libera don Luigi Ciotti. Restando sempre in politica, spiccano i nomi di Rosario Crocetta, Massimo D’Alema, Nunzia De Girolamo. Protetti anche i vertici della comunità ebraica come Noemi e Riccardo Di Segni e Ruth Dureghello. Scorta persino ai membri del Pd Stefano Esposito e Piero Fassino, nonché per il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli. La lista prosegue con Vittorio Feltri, Emanuele Fiano, Elsa Fornero, Piero Grasso, Pietro Ichino e Cecile Kyenge. Ma sono moltissimi i nomi noti, soprattutto di politici, non citati per motivi di spazio.

Da Enrico Letta a Papa Francesco

Lettera L comprendente, tra gli altri, l’es premier Enrico Letta, Ignazio La Russa e Luca Lotti. Scortato anche il presidente della Lazio Claudio Lotito e altri politici come Roberto Maroni, il presidente Sergio Mattarella, Marco Minniti e persino Gennaro Migliore. Anche l’imprenditore Luca Cordero di Montezemolo e la giornalista Fiamma Nirenstein risultano coperti. Scortati gli ex giovani turchi Matteo Orfini e Andrea Orlando. Lettera P rappresentata ai massimi livelli da Papa Francesco.

Da Raggi a Bruno Vespa

Scorta prevista per il sindaco di Roma Virginia Raggi, in buona compagnia di Matteo Renzi, Gianfranco Rotondi e Maurizio Sacconi. Coperti anche il giornalista Alessandro Sallusti e lo scrittore Roberto Saviano.

Ancora politici con la S: Renato Schifani e Deborah Serracchiani. Chiudiamo con Nichi Vendola e Bruno Vespa non prima di avere ricordato che i nomi delle decine di magistrati messi sotto scorta non sono stati neppure citati.