Dopo una lunga malattia, l’attore Paolo Villaggio è morto all’età di 84 anni, nella notte tra domenica 2 e lunedì 3 luglio. A darne notizia è stata Elisabetta Villaggio. La figlia dell’indimenticabile ‘fantozzi’ ha postato sul suo profilo Facebook una foto in bianco e nero, di qualche decina di anni fa, in cui Villaggio tiene per mano i suoi due figli ancora piccoli. “Ciao papà ora sei di nuovo libero di volare”, questo l’unico commento inserito da Elisabetta, sotto al quale si stanno accumulando decine di migliaia di condivisioni e di commenti.

Oltre alle persone comuni, però - a quegli italiani cioè che in qualche modo si sono sentiti rappresentati dai personaggi interpretati dall’attore genovese - anche il mondo della politica ha voluto far sentire il suo affetto nei suoi confronti. Se sia commozione sincera o interessata, questo non possiamo saperlo. Ecco una breve sintesi dei ‘coccodrilli’ pronunciati dai politici.

Il ricordo di Paolo Gentiloni e Matteo Salvini

Il primo a ricordare Paolo Villaggio è stato il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. “Talento comico straordinario, ha insegnato a generazioni di italiani a riconoscere i propri tic”, ha cinguettato su Twitter il premier. Più ‘rustico’ e, forse, sentito, il commento di Matteo Salvini.

“Buon viaggio immenso Paolo Villaggio! - scrive il leader della Lega - Altro che 'cinema minore', eri un Numero Uno. Sempre viva la corazzata Potëmkin, la signora Pina e Mariangela, la Coppa Cobram, il pesce ratto e il ragionier Filini”.

Toti e Brunetta per Forza Italia

Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, patria del genovese Villaggio, definisce appunto l’attore un “grande ligure” e un “grande genovese” che “con la sua ironia e la sua bravura ha scritto una pagina importante e indelebile del cinema italiano”.

Secondo il governatore forzista, Villaggio, dopo averci fatto “ridere e riflettere come pochi”, lascia dietro di sé un “grande vuoto”. Sulla stessa linea il commento del collega di partito Renato Brunetta che si rivolge a Villaggio in prima persona: “Hai fatto ridere, riflettere, crescere generazioni di italiani. Ciao PaoloVillaggio.

Grande artista, simbolo di un Paese che non c'è più”.

Le parole del presidente del Senato Pietro Grasso

Anche la seconda carica dello Stato, il presidente del Senato Pietro Grasso, non ha avuto remore nel far sentire tutta la sua partecipazione. Secondo l’ex magistrato, infatti, Villaggio “ci ha fatto ridere del peggio di noi stessi, smascherandolo e trasformando in comico il lato 'tragico' della vita”. Per Grasso, il talento dell’attore genovese ci ha aiutato a “farci sentire meno soli nei piccoli e grandi guai della quotidianità”.