"Aiuto, ho un boa attaccato alla faccia". Sembrava uno scherzo l'assurdo, ma vero, sos di una donna che venerdì scorso si è trovata in una situazione di pericolo estremo. La donna che abita a Sheffield Lake nell'Ohio, in USA, ha fatto una chiamata al numero unico d'emergenza, il 911, perché aggredita da un boa constrictor, un serpente di 2 metri.

La telefonata ai soccorsi

La voce è semisoffocata e terrorizzata. Tra i singhiozzi una donna dice: "Ho un boa constrictor attaccato alla faccia". All'inizio la centralinista che prende la chiamata al 911, il numero unico dell'emergenza negli Stati Uniti, stenta a capire cosa la persona che le chiede aiuto stia cercando di dirle.

"Ho un boa constrictor sulla mia faccia" insiste la donna. La centralinistra, sulle prime incredula, le chiede di nuovo che cosa abbia. La signora dice che ha un serpente addosso che ha salvato il giorno prima e che ora la sta aggredendo. Poi ancora. "Per favore fate presto, mi ha preso il naso". La centralinista le annuncia che ha allertato l'ambulanza, i vigili del fuoco e la polizia. La donna dice che c'è sangue dappertutto. La centralinista le chiede se riesca ad aprire la bocca del serpente dopo che le si è attaccata al naso, e lei risponde di no tra le lacrime.

Il salvataggio: taglio della testa del boa

Anche gli operatori sanitari e i vigili del fuoco che sono arrivati nell'abitazione della signora, una 45 enne di cui non sono state rese note le generalità, non hanno capito cosa stesse accadendo fin quando non si sono trovati davanti una scena allucinante.

Sul vialetto dell'abitazione della donna, un boa della lunghezza di due metri, stava avvolto intorno al collo e alle spalle della vittima che era a terra, perché nel frattempo svenuta. Il serpente aveva azzannato il naso della donna e non lo mollava. I soccorritori hanno tentato in tutti i modi di staccarlo dalla presa. Alla fine gli hanno dovuto tagliare la testa con un coltello per liberare la donna che, se non fossero intervenuti, sarebbe potuta morire.

I boa constrictor, infatti, quando si attaccano a una preda, bloccano la circolazione sanguigna della vittima, che muore per arresto circolatorio.

Una moda pericolosa

La donna ha raccontato che ha salvato due boa constrictor e che ne aveva in casa ben 11. Una passione che avrebbe potuto farla morire. I serpenti, secondo quanto dichiarato dalla signora, erano custoditi in gabbie di vetro.

Come quell'esemplare soppresso sia riuscito a fuggire e ad aggredirla non è ancora chiaro. La vittima del terribile incidente è stata ricoverata in ospedale con ferite al viso e al naso, ma è fuori pericolo. Forse ora, a pericolo scampato, le passerà l'amore per i rettili. I suoi vicini, sotto choc, hanno detto che è stata molto fortunata a salvarsi. La vicenda ha fatto mobilitare associazioni animaliste infuriate, perché innanzitutto è vietato negli Usa possedere animali esotici. Inoltre, questa moda diventata una "epidemia", di avere in casa serpenti come fossero animali d'affezione, che non sono né saranno mai, sottovalutando o ignorando del tutto il rischio che ciò comporta, può significare andare incontro ad incidenti mortali.