Sono oltre una settantina, stipati in spazi che, al massimo, possono contenere 10 posti letto, costretti a dormire in letti a castello, anche in dieci in piccoli cottage. O addirittura su materassi lasciati a terra dentro un fienile. Scoppia il caos immigrati nel pescarese, in un piccolo centro della provincia, Loreto Aprutino, al confine con il comune di Pianella. E a sollevare il caso è stato proprio il sindaco di Pianella, Sandro Marinelli che ha puntato il dito contro il ‘collega’ del comune loretese, ma anche contro la Prefettura di Pescara.

Caos immigrati a Ferragosto

Ad accorgersi di strane presenze nel centro storico di Pianella, nei giorni del Ferragosto, sono stati i residenti. Che la provincia di Pescara sarebbe stata interessata da un nuovo flusso di presunti profughi si sapeva da fine luglio, ma Pianella non è mai figurata tra i comuni destinati all’accoglienza. I cittadini hanno invece segnalato i gruppi di 15-20 immigrati che ogni giorno arrivavano a piedi dalla campagna per ciondolare tra bar e stradine, ogni tanto gettando un occhio qua e là. E il sindaco Marinelli, con la Polizia municipale e un consigliere regionale di Forza Italia, Lorenzo Sospiri, ha iniziato le sue indagini che lo hanno portato dritto dritto a un agriturismo appena fuori comune, sul territorio di Loreto Aprutino, Tenuta Borgo Cancelli, 10 posti letto in tutto, distribuiti tra circa cinque cottage sparsi nella campagna.

Ed è stata sufficiente un’ora di osservazione per rendersi conto di quanto stava accadendo.

Immigrati, le indagini del sindaco

All’improvviso, forse dopo aver sentito il rumore delle auto, sono usciti, uno dopo l’altro, immigrati da ogni angolo dell’agriturismo. Dieci, venti, trenta. “Alla fine – hanno raccontato Marinelli e Sospiri – ne abbiamo contati oltre 70, tutti uomini, giovani, di ogni etnia: nordafricani, libici, senegalesi, nigeriani.

Quasi nessuno sembrava parlare italiano e abbiamo potuto solo chiedere notizie ad alcuni loretesi che abitano nei dintorni e che sono molto preoccupati per quelle presenze. E ovviamente anche noi non siamo tranquilli: oggi vogliamo sapere perché nessuno ci ha avvisati del loro arrivo e chi gestisce l’agriturismo. E soprattutto abbiamo già inviato una lettera ufficiale al sindaco di Loreto Aprutino e al Prefetto di Pescara chiedendo i certificati di agibilità dell’agriturismo, ovvero quante persone la struttura può effettivamente ospitare.

Noi sappiamo che è autorizzata per soli 10 posti letto, quindi vogliamo capire come sia possibile che dentro ci siano più di 70 presunti profughi. Poi vogliamo sapere se sia legittimo che quegli immigrati stiano dormendo su materassi lasciati a terra in un fienile. E vogliamo sapere dove mangiano questi ragazzi, visto che nell’agriturismo non abbiamo trovato neanche una sala mensa”. Tutte domande sul rispetto delle minime condizioni igienico-sanitarie che attendono risposta.

Immigrati, le domande alle Istituzioni

La vicenda, ovviamente, non è destinata a chiudersi qui, ma sicuramente approderà sul tavolo delle sfere istituzionali più alte, a partire dalla Regione Abruzzo che si ritrova con il cerino in mano della gestione di un’emergenza immigrati che sta accendendo micce sull’intero territorio pescarese, con proteste che già si sollevano non solo a Pianella, ma anche a Scafa, Penne e Manoppello.