All'alba di questo giovedì 24 agosto è stato effettuato un blitz della polizia romana nei confronti dei Rifugiati di Piazza Indipendenza.

Il blitz della polizia armati di idranti

È stato sgomberato l'accampamento pochi giorni dopo dallo sgombero dello scorso sabato in via Curtatone. In questi cinque giorni i migranti hanno trascorso le notti presso Piazza Indipendenza. Nelle prime ore di stamattina la piazza è stata però blindata dalla polizia ed ha cacciato i rifugiati con gli idranti. La polizia ha spiegato che l'intervento era urgente dopo che aveva ricevuto delle informazioni, secondo le quali alcuni migranti possedevano bombole gas e bottiglie incendiarie.

Secondo quanto riportato dalla polizia, i migranti si sono opposti al loro intervento ed avrebbero reagito aggredendo le forze dell'ordine lanciandogli sassi e bottiglie.

I rifugiati sgomberati erano tutti con permesso di soggiorno

Secondo quanto riportato sul quotidiano La Repubblica, tutti i migranti che sabato sono stati sgomberati e stamattina cacciati via dalla piazza, detenevano tutti il permesso di soggiorno, e quindi il diritto di rimanere sul territorio italiano, nonché lo status di rifugiato e il diritto di avere la protezione sussidiaria. Non era infatti stata offerta nessuna proposta alternativa di ricollocazione dal Comune, e quindi circa 1000 persone si sono ritrovate dall'oggi a domani senza una sistemazione.

Lo scorso 19 agosto, quando è stato avviato lo sgombero dell'alloggio, circa 400 persone si sono allontanate senza opporre resistenza, cercando rifugio presso altre famiglie o loro amici; 300 sono rimasti a dormire nella piazza; circa 100 persone, la maggior parte con bambini a seguito (tra cui anche disabili), la polizia li ha fatti rimanere nell'edificio perché avevano bambini a seguito.

L'opinione dell'attivista eritreo Mussie Zerai

Mussie Zerai, prete eritreo e attivista dell'agenzia Habeshia, ha raccontato che l'ordinanza dello sgombero era arrivata mesi fa, e che quindi il Comune di Roma aveva tutto il tempo per cercare di trovare delle soluzioni alternative o dei nuovi alloggi. Sono circa 70 le famiglie che sono state cacciate, ha sottolineato Zerai.

Ha poi continuato a spiegare che, dato che tutte quelle persone avevano lo status di rifugiato con regolare permesso di soggiorno, doveva essere garantita la piena accoglienza dallo Stato italiano e relativi aiuti in questa situazione. Zerai ha poi spiegato che lasciando in piazza più di 800 persone non si garantisce la sicurezza della città, e tantomeno dei cittadini. I migranti con permesso di soggiorno si trovavano negli alloggi di via Curtatone già da 4 anni: Zerai in questi giorni sta provando a dialogare col Comune per cercare di trovare una soluzione al problema: "Dall'amministrazione abbiamo ricevuto molta disponibilità, ma il problema è stato rimandato, non risolto".