Ieri, 1° agosto, la fortuna ha fatto tappa a caorle, in provincia di Venezia, regalando ad un fortunato scommettitore ben 77,7 milioni di euro. A tanto ammontava il jackpot della sestina vincente del Superenalotto (1, 8, 28, 54, 82, 90, Jolly 5, SuperStar 25). La vincita è avvenuta nella tabaccheria Filippi di viale Santa Margherita e la giocata vincente è stata di soli 4,5 euro.

Lo stupore di chi ha venduto il biglietto

La titolare della ricevitoria, Jole Filippi, ha dichiarato: "Non posso neppure immaginare chi abbia vinto ma spero che i soldi restino qui a Caorle (…) Siamo frastornate, questa è una città balneare con tanti turisti italiani ma anche stranieri, chiunque può avere vinto".

Il 25 febbraio scorso a Mestrino, in provincia di Padova, si era verificato un altro caso di vincita milionaria, in quel caso il montepremi era stato addirittura di 93,7 milioni di euro. Oltre al jackpot milionario, che è stato ieri quello in palio più alto in Europa, e l’ottavo in tutta la storia del gioco, possono festeggiare anche i 14 possessori dei tagliandi che hanno totalizzato cinque punti a cui vanno 11.946,57 euro a testa e gli otto che hanno totalizzato 4 punti, a cui vanno 11.200 euro.

Il Superenalotto è maggiorenne

Nato il 3 dicembre 1997, il Superenalotto quest’anno diventa maggiorenne, compie infatti 18 anni il gioco nato dal vecchio Enalotto, grazie ad un’idea di Rodolfo Molo, figlio di Geo Molo, inventore della famosa schedina del Totocalcio.

L'idea di Molo era creare un gioco più coinvolgente, per questo mise insieme un team di specialisti, tra cui esperti di comunicazione, informatici e matematici che ebbero un’idea semplicissima: un gioco che obbligasse lo scommettitore ad indovinare sei numeri su novanta. In 18 anni di vita, il gioco ha distribuito oltre 4,3 miliardi di euro solo con le vincite di prima e seconda categoria, quelle relative alla combinazioni del 6 e 5+1, coinvolge un italiano su quattro ed è il gioco più conosciuto in Italia.

Anche se i vincitori restano sconosciuti, grazie alle interviste dell’ufficio premi Sisal ai vincitori, emerge un quadro di persone che, nonostante le ingenti somme vinte, non hanno mai dichiarato di voler fare chissà quali acquisti da sceicco, o di voler smettere di lavorare, ma di gente che ha considerato la vera vittoria non il montepremi milionario, ma la tranquillità di vita acquisita grazie a questo con progetti che riguardano famiglia, lavoro e beneficenza.